L’universo capovolto di Marc Chagall non lo ha costretto “a voltare le spalle al cielo e alle stelle”

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“Solo l’amore mi interessa. Sono a contatto solo con cose che hanno a che fare con l’amore”.
Queste parole che appartengono a Marc Chagall, l’ebreo errante alla ricerca di un immaginifico altrove, sembrano riecheggiare sulle note di un violino che un ragazzo suona fuori il Chiostro del Bramante, sede della mostra interamente dedicata al pittore russo d’origine ebraica-chassidica, la cui anima influenzerà artisti e movimenti del novecento e che donando a Breton, Max Ernst, Man Ray e Eluard la meraviglia e la percezione dello stupore, darà la genesi al Surrealismo.

La joie de vivre, lirica, fiabesca, giocosa, perdutamente poetica, si unisce in una chagalliana mescolanza a un’ intima malinconia, figlia della rivoluzione Russa, della tragedia e della barbarie dell’ascesa del nazismo e le persecuzioni ebraiche e della perdita della prima moglie, i disegni, i dipinti, le acqueforti e le litografie presenti -140 opere arrivate dall’Israel Museum di Gerusalemme- raccontano il senso della Vita e dell’Amore per il grande artista russo.

Acrobati, funamboli, coppie di innamorati, capanne, figure alate, asini, capre, cavalli, galli, tori, Il suonatore di violino, il musico del flauto magico, la sposa, il rabbino, rappresentano nelle opere del più onirico tra gli artisti: Il sentimento per Bella Rosenfeld: “Gli amanti”, l’amore per la letteratura e l’illustrazione, “Le Favole” di La Fontaine e “Le Anime morte” di Gogol, la nostalgia ed il profondo legame con Vitebsk, luogo d’infanzia, nella gouache “Sopra Vitebsk” e la passione per i temi del vecchio e nuovo testamento, elaborati con scelte unidimensionali, in un respiro di dolore e di speranza: “Mi è sempre sembrato e mi sembra tutt’ora, che la Bibbia sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora ho sempre cercato questo riflesso nella vita e nell’arte. Per me come per tutti i pittori dell’Occidente, essa è stata l’alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli”.

L’universo capovolto di Marc Chagall non lo ha costretto “a voltare le spalle al cielo e alle stelle”, e guida chi ama la sua opera in un volo sospeso tra cielo e terra, nel luogo dell’infinito chiamato Amore.

Chagall.Love and Life Chiostro del Bramante.
dal 16/03/2015 al 26/07/2015
– Prodotta e organizzata | DART Chiostro del Bramante | Arthemisia Group
In collaborazione con Israel Museum


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