Taranto–Trieste: La Ferriera che non ti aspetti

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La ferriera che non ti aspetti è cio’ che ho visto li dove davvero il mare luccica. Trieste, una perla di bellezza, raffinata, curata… non so dire quanto abbia influito il vento che soffiava su quel molo quella sera di fine Febbraio, ma lo splendore dei riflessi sul mare di luci e di vita è ciò che mi resta di lei. E non te l’aspetti quella ferriera che si intravede dietro le case, quasi nascosta da pochi alberi, alla fine di un lungomare che toglie il fiato per come è bello… ma c’è. Come l’ILVA a Taranto, e per molti è davvero una piccola ILVA.

La ferriera è a ridosso di un quartiere abitato, con una scuola a pochi passi e le concentrazioni di PM10 e PM2 rilevate presso la ferriera nel periodo Aprile/Giugno 2007 non lasciano ben sperare in una qualità di vita non a rischio. Troppa gente ci vive intorno come a Taranto, aprendo la finestra su un gemellaggio di cui non vorrei scrivere…

Taranto – Tamburi/ Trieste – Servoia.
Trieste, però, ha la fortuna di essere riuscita a non far parlare di sé solo per la ferriera, per le dimensioni notevolmente inferiori dell’impianto siderurgico, per l’ubicazione lontana dagl’occhi da chi guarda la città e le sue bellezze, riuscendo a restare bella, pur avendo una ferita aperta.
Taranto non ha questa fortuna perché l’ILVA la vedi da qualunque angolazione tu guardi la città. Ne vedi la scia quando entri in città, all’alba, rossa, che t’accompagna fino a quando non li intravedi quei camini a strisce, e che lasci dietro le spalle quando da Taranto ti allontani al tramonto… che non è di sole quel rosso. Taranto non ha questa fortuna perché l’ILVA è immensa, è li da tanti anni e per tanti anni ha avvelenato l’anima di un popolo che non vuole morire.

Nuove leggi all’orizzonte ci raccontano di un futuro probabilmente differente, ma dai contorni ancora sconosciuti ai più. Il decreto, salva Taranto, salva ILVA, salva lavoro, salva… adesso è legge dal 06/03/2015. E’ un passo in avanti nella direzione della presa di coscienza sulla città  che ha bisogno di aiuto e parla anche di valorizzazione del patrimonio culturale che s’affaccia sul nostro mare.
Ma Trieste e la sua ferriera sono distanti da noi perché qui, sul mare, l’ILVA c’è, e si vede, e anche qui quel mare luccicava per davvero e dei suoi riflessi di vita vorrei tornare a scrivere.


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