E’ stata un’odissea quella vissuta da una modella svedese di 23 anni sequestrata e stuprata per sei mesi. L’aguzzino, un uomo di 42 anni di Cinisello Balsamo, Claudio Rossetto, era uscito di prigione nel 2013 dopo una condanna per un identico episodio ai danni di un’altra ragazza bielorussa di 18 anni, stuprata e segregata nel suo garage.
La ragazza è arrivata in Italia, dopo aver vinto Miss Svezia, nel mese di settembre per lavorare nel mondo della moda e ha conosciuto il 42enne via facebook che, spacciandosi per agente di modelle, ha ripetuto lo stesso copione di sette anni fa. Con la promessa di facili ingaggi nel mondo della moda grazie ai contatti dell’uomo, la ragazza ingenuamente si è fidata. Dopo averle promesso servizi fotografici e passerelle, l’uomo l’ha corteggiata fino a convincerla a seguirlo nel suo appartamento. Lì sono cominciate le botte, le urla e le ripetute violenze. L’uomo, dopo aver sequestrato il cellulare alla ragazza, ogni settimana, minacciandola, la costringeva a chiamare i genitori per non destare il minimo sospetto. È stato il vicino a chiamare i carabinieri sabato notte, attirato delle urla della ragazza, credendo di essere testimone di una lite familiare.
Quando sono arrivati i carabinieri, hanno trovato uno scenario terribile. La ragazza, completamente trasformata rispetto alle foto dei social network, era terrorizzata e per qualche ora non è stata in grado di parlare per lo shock. Accompagnata in ospedale è stata ricoverata ed è in attesa dell’arrivo dei genitori dalla Svezia.
L’uomo è stato arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate e continuate.