Ma, appunto, da oggi sabato 21, primo giorno di primavera, nasce www.liberidicantareballare.it
Spiegazione degli organizzatori: se da 70 anni viviamo nella democrazia lo dobbiamo agli uomini e alle donne che nel 1945 ci hanno liberato dai nazifascisti. Ricordarlo è un dovere. E può diventare anche un piacere. Anpi, Arci, Insmli e Radio Popolare vi propongono di farlo con un’iniziativa rispettosa del loro sacrificio ma anche gioiosa: ballando. Proprio come propose il Sindaco della Liberazione di Milano Antonio Greppi.
Facciamolo anche noi, 70 anni dopo. È un invito aperto a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza.
Convincete il vostro sindaco ad aprire il Palazzo Comunale, coinvolgete la banda civica o il gruppo hip-hop di vostro figlio, chiamate a raccolta amici e vicini di casa nel cortile condominiale. Insieme con le canzoni di quel tempo e lo swing, i brani ispirati alla Resistenza e le danze popolari: sarà un modo per riconoscere le nostre radici più forti e rendere contemporaneo, non nostalgico, l’omaggio agli uomini e alle donne che hanno rischiato la vita per riportarci alla democrazia e alla libertà.
Quando? Anpi, Arci, Insmli e Radio Popolare vi propongono di farlo il 24 aprile, alla sera: sarà il nostro benvenuto alla Festa della Liberazione. A mezzanotte, infatti, come momento unificante, suggeriamo a tutti i partecipanti di suonare la stessa, significativa canzone: così ci sarà davvero un filo comune che unirà le montagne con le città, le social-street con le aie dove si suona, balla o canta, dove si ringrazia chi ha lottato per la libertà di tutti.
Da anpi.it