Il Consiglio regionale della Toscana sta decidendo in questi giorni se dare ad una delle regioni più ammirate in Italia e nel mondo un piano paesaggistico degno, cioè rigoroso, avanzato, che tuteli in modo attivo, secondo l’art. 9 della Costituzione, quello straordinario patrimonio stratificato nei secoli e nei millenni. Oppure se approvare un piano che di fatto accoglie le istanze espresse da quanti vogliono proseguire nello sfruttamento speculativo delle coste, delle colline, delle zone boschive, delle cave, dei bacini fluviali, “uccidendo” quel mirabile palinsesto millenario.
Il passaggio è strategico: la Toscana può rappresentare un esempio positivo per tutti sul piano paesaggistico e territoriale, oppure dare, all’opposto, un segnale politico e culturale negativo disastroso a tutto il mondo, tornando ad assecondare (e non a governare) processi in atto da anni che ne consumano e ne dissipano i beni primari, a cominciare dal suolo. Processi che nel boom edilizio, totalmente speculativo, fra 2000 e 2008 hanno intaccato a fondo pure la bellezza toscana, la sua identità e diversità. Patrimonio, quest’ultimo, anche economico ciecamente deturpato, dalle Apuane alla Versilia, dall’Aretino alla Maremma, per interessi immediati, senza minimamente pensare al futuro.
Per questo rivolgiamo un ultimo accorato, vibrante appello al Consiglio regionale toscano affinché non indebolisca gli strumenti di tutela di un piano paesaggistico così a lungo studiato e approfondito in anni di “buona urbanistica”, rendendo tutto quanto inutile.
Per questo rivolgiamo con forza lo stesso appello al ministro Dario Franceschini e al sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni affinché non lascino perpetrare questo nuovo e più generale attentato alla bellezza storica dei paesaggi toscani. Il piano proposto dalla Giunta regionale toscana, dal presidente Enrico Rossi, dall’assessore Anna Marson, nasce dal Codice per il Paesaggio e dalla co-pianificazione da esso prescritta fra Ministero e Regioni. Il MiBACT vi è dunque direttamente implicato e ne è corresponsabile. Non può lavarsene le mani. E’ una classica riforma senza spesa che può decidere per decenni del destino di una regione-simbolo spronando anche le altre, sinora lontane, a parte la Puglia, da questo civile traguardo previsto in origine ben trent’anni fa con la legge Galasso lasciata colpevolmente cadere aprendo il varco ad ogni sorta di brutture speculative. Non lasci, signor ministro, ripetere quella storia avvilente e dissipatrice di beni comuni.
Desideria Pasolini dall’Onda, fondatrice Italia Nostra, Fulco Pratesi, fondatore Wwf-Italia, Vittorio Emiliani, presidente Comitato per la Bellezza, Vezio De Lucia, presidente Ass. Ranuccio Bianchi Bandinelli, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente, Irene Berlingò presidente Assotecnici MiBACT, Giovanni Pieraccini, presidente onorario RomaEuropa, Carlo Alberto Pinelli, presidente Mountain’s Wilderness, Nicola Caracciolo presidente onorario Italia Nostra Toscana, Marina Foschi presidente Italia Nostra Emilia-Romagna, Salvatore Settis, Pancho Pardi, Tomaso Montanari, Andrea Emiliani, Carlo Ginzburg, Alberto Asor Rosa, Adriano La Regina, Benedetta Origo, Licia Vlad Borelli, Anna Coliva, Edoardo Salzano, Maria Cristina Gibelli, Paolo Berdini, Remo Bodei, Pier Luigi Cervellati, Maria Pia Guermandi, consigliere nazionale Italia Nostra, Giorgio Nebbia, Giovanni Losavio, Corrado Stajano Anna Stanzani, Giovanna Borgese, Luisa Ciammitti, Donata Levi Patrimonio Sos, Sergio Staino, Nicola Tranfaglia, Corrado Augias, Roberto Zaccaria, Rita Paris, Luciana Prati, Sauro Turroni, Giulia Borgese, Paola Migliorino, Sandro Lovari, Augusto Sainati, Anna Donati, Enrico Menduni, Andrea Purgatori, Carlo Troilo, Francesca Valli, Annarita Bartolomei, Anna Gallina Zevi, Fausto Zevi, Gaia Pallottino, Cecilia Ghibaudi, Maria Teresa Filieri, Giuliano Montaldo, Marco Tullio Giordana, Roberto Faenza, Gianni Venturi, Antonio De Siena, Chiara Frugoni, Anna Maria Bianchi, Carteinregola, Cristiana Mancinelli Scotti, Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Maria Letizia Gualandi, Nino Criscenti, Anna Rosa Mattei, Carlo Bertelli, Daniele Benati, Alfredo Antonaros, Sandro Roggio, Paolo Baldeschi, Orio Ciferri, Elena Doni, Franca Fossati Bellani, Paola Bonora, Alberto Grimoldi, Giuseppe Mazzacolin, Barbara Malipiero, Jadranka Bentini, Gianandrea Piccioli, Maria Giulia Amadesi, Andrea Gareffi, Paola Comencini, Danilo Scarrone, Oliviero La Stella, Giulio Castelli, Vittorio Roidi, Pino Coscetta, Fernando Ferrigno, Letizia Lodi, Eugenio De Signoribus, Walter Rosa, Giuliana Ricci, Andrea Costa, Carolina De Biase, Fausto Carlo Testa, Silvia Giacomoni, Elio Veltri, Lodovico Meneghetti, Riccardo Campagnola, Marina Fresa, Gianni Scudo, Arturo Baron, Valeria Bacchelli, Roberto Camagni, Carlo Samori, Sancia Gaetani, Alessandra Cherubini, Paola Viero, Oscar Mancini, Giovanni Baule, Stefano Salvi, Barbara Bonomi, Slow Food Toscana, Rosalia Vittorini, Mario Bertolaccini, Amedeo Bellini, Mario Grosso, Giuseppe Amoruso Intbau Italia, Piero Fraternali, Thaya Passarelli, Aldo Pirone, Ferdinando Zucconi Galli Finseca, Ornella e Giorgio Galli, Mariella Brenna, Ornella Selvafolta, Paolo Pileri, Marino Gatto, Marco Masseroli, Francesco Casella, Raffaella Neri, Angle Gennaro Meneghetti, Pietro Paolo Cannistraci, Alberto Tagliaferri, Pellegrino Bonaretti, Cristina Tonelli, Maria Cristina Lattanzi, Rodolfo Bosi, Giovanni D’Amia, Simona Orsina Pierini. Graziella Tonon, Giancarlo Consonni, Elena Ceratti, Augusto Rossari, Maria Paola Murittu, Paolo Zaccagnini.