“La Corte costituzionale ha sempre espresso pareri nitidissimi: gli organi di governo della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo non possono essere espressione esclusiva o prevalente del potere esecutivo”. Lo afferma l’ex presidente della Rai Roberto Zaccaria in un colloquio con il Corriere della Sera. “A mio modo di vedere, se lo schema per i vertici e’ quello che si dice, appare improponibile che l’amministratore delegato, nelle cui mani dovrebbe andare la massima concentrazione dei poteri, possa essere non solo indicato dal ministero dell’Economia ma soprattutto votato dal Consiglio dei ministri”, dice Zaccaria. “Si potrebbe anche accettare l’idea che uno o due consiglieri siano designati dall’esecutivo, ma non certo il detentore del governo aziendale. Il cda, cosi’ come avviene nella gran parte delle tv pubbliche europee, dev’essere espressione della complessita’ sociale”. Per l’ex presidente della Rai, inoltre, “non puo’ essere il legislatore a decidere una riunione delle Camere in seduta comune, ipotesi contemplata dalla Costituzione – spiega – per casi ben specifici e chiaramente indicati”.