Il Paese quanto a telefonia mobile e web lumaca sta peggiorando alla grande. Eppure i cittadini pagano non poco per godere dello scarso servizio e gli operatori milionari campano (anche) grazie ai loro dipendenti sottopagati. Il nostro governo li ha inoltre agevolati consentendo loro, per recente legge new-entry, d’appiopparci multe se cambiamo gestore nella disperata ricerca di uno migliore. Robaccia tutta italica? Forse. Ma l’ultima performance europea dimostra che gli operatori telefonici sono e proseguono in qualità d’intoccabili: Bruxelles non è riuscita a debellare la gabella del roaming. Occorreva niente di complesso e/o costoso, ma semplicemente connettere operatori tra paesi differenti. Questa Europa s’è riunita per legiferare rimanendo unita solo nello sfottò ai cittadini. Telefonate e connessioni in rete, infatti, proseguiranno a costare cifre spropositate se si fa tanto di varcare il confine membro. Se ne riparlerà, per quanto riguarda un minimo di serietà, nel 2018. Il Body of European Regulators for Electronic Communications (Berec) sostiene che tale provvedimento è stato preso per proteggere i cittadini che normalmente non viaggiano oltre confine e che pertanto subirebbero l’aumento delle tariffe a causa dei maggiori esborsi per supportare il no-roaming. Alla faccia degli organismi low cost che non sanno più che inventarsi per incrementare e agevolare gli spostamenti nei Paesi! Teste di membri differenti?