Per mesi, assieme al videomaker Riccardo Napoli, siamo stati l’ombra di due sindacalisti di strada, Alfio Mannino e Pino Mandrà, da anni impegnati nella lotta all’illegalità e alla “mafia” delle campagne. Come loro, ci siamo alzati alle quattro del mattino per raggiungere, telecamera in spalla, le piazze in cui i “caporali” reclutano illegalmente manodopera a basso costo da destinare ai campi della Sicilia orientale. Da queste piazze, ogni mattina, migliaia di lavoratori – per la gran parte migranti pagati pochi euro al giorno- a bordo di furgoni fatiscenti, partono alla volta delle campagne del catanese, del siracusano e del ragusano.
Quello che abbiamo scoperto è una realtà allucinante, fatta di sfruttamento estremo, di paghe da fame, di ricatti, di abusi; un viaggio disperante tra intere famiglie, compresi bimbi di 8/9 anni, caricati su fatiscenti pulmini destinati all’inferno delle campagne senza regole, di migranti magrebini che dormono in capanne di cartone, di lavoratrici rumene abusate dai “padroni”. Abbiamo documentato tutto, senza filtri e con immagini e testimonianze esclusive, ed è venuto fuori un docufilm di 23 minuti, realizzato grazie al contributo di Cgil e Flai, che abbiamo intitolato “Terranera”.
Abbiamo scoperto – e documentato -che a gestire questo “traffico” di uomini, donne e bambini-lavoratori, è un’organizzazione criminale siculo-rumena che impone ai braccianti un “pizzo” che può arrivare fino a metà del salario della giornata di lavoro. Significa che ogni mese, milioni di euro, finiscono nelle casse dell’organizzazione criminale. E se non paghi non lavori.
La videoinchiesta verrà presentata, in anteprima nazionale, al Teatro Sangiorgi di Catania, giovedì 12 marzo alle ore 18: “Quando i contenuti del video saranno resi pubblici, non ci saranno più scuse, non si potrà più fare finta di nulla” dice Alfio Mannino della Flai Cgil. Nel frattempo, abbiamo realizzato un trailer che anticipa i contenuti del docufilm e che proponiamo sul sito di Articolo 21.
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