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La Francia socialista aiuterà Tsipras e il suo governo con un nuovo contratto. Varoufakis: “aiutare Sisifo a non portare più il masso”

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La Francia intende sottoscrivere un “nuovo contratto” con la Grecia, nel quale il debito pubblico non sia che un soggetto tra altri, ha dichiarato domenica il ministro francese alle Finanze Michel Sapin, al termine dell’incontro a Parigi con Yanis Varoufakis, ministro greco alle Finanze e ispiratore delle politiche economiche di uscita dall’austerità di Tsipras e Syriza. “La Francia giocherà il suo ruolo come nazione amica della Grecia”, ha detto Sapin in una dichiarazione ai media.

Di Pino Salerno

Sapin ha insistito sulla necessità di dialogare con l’insieme delle istituzioni implicate nella situazione greca: Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea ed Eurogruppo. Occorre “un nuovo contratto” con la Grecia, ha dichiarato Sapin, insistendo sul fatto che il nuovo governo greco deve avere il tempo di “respirare” per proporre “strategie” di uscita dalle difficoltà e per costruire il suo programma di riforme. A questo riguardo, il debito non è che uno dei temi tra gli altri.

Sapin ha aggiunto di avere fiducia nel fatto che la Grecia riuscirà a superare le difficoltà e a proporre riforme efficaci e necessarie. Ed è evidente a tutti, ha concluso Sapin, che nessun paese potrà uscire dalle attuali difficoltà senza un ritorno alla crescita, ed ha aggiunto che “ciò è ancora più vero per la Grecia”. Per il governo socialista francese, dunque, il posto della Grecia è dentro l’Euro, e la Francia farà di tutto per contribuire al successo del governo di Tsipras e di Syriza. Per questo, lo stesso Tsipras negozierà con il presidente Hollande e col primo  ministro Valls i termini del nuovo contratto di cui ha parlato domenica il ministro Sapin con Varoufakis, quando sarà ricevuto dai due mercoledì prossimo all’Eliseo, dopo essere passato da Roma, nei colloqui con Mattarella e Renzi.

Come riassumere la strategia del nuovo governo greco? Atene non vuole “più imitare Sisifo”, sostiene Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze al quotidiano francese Le Monde. Varoufakis ha passato il week end a Parigi, e lunedì è a Londra, per un colloquio col suo omologo britannico Osborne. “La migliore strategia per Sisifo è fare in modo che non porti più il masso, non di raggiungere la cima della collina”, laddove, il masso è il peso del debito e il suo rimborso.

Il nuovo uomo forte dell’economia greca precisa la sua metafora: “si è accettato di prestare alla Grecia grandi somme di denaro per pagare i suoi debiti, chiedendo di ridurre i salari. Non è stata una buona idea. Si deve agire in modo più intelligente, trovando un piano che avanzi nell’interessi dell’Europa, non solo della Grecia”.

“Siamo determinati a collaborare con i nostri partner”, prosegue Varoufakis, “non agiremo in maniera unilaterale. Occorre re-inizializzare il programma, almeno fino a quando si fonda su una logica sbagliata. I due errori principali dei govenri greci da una dozzina d’anni sono proprio il ricorso costante all’indebitamento semza pensare al futuro e l’assenza di riforme. Occorre fermare questa logica”. Poi afferma: “tutto ciò che noi chiediamo è uno spazio finanziario nelle prossime settimane per proporre le nostre riforme, di discutere con i nostri partner, ascoltare i loro consigli e trovare assieme i mezzi per porre fine a questa crisi infinita”.

Sulle privatizzazioni, il ministro indica che “nel mezzo di una crisi deflazionaria non è intelligente vendere i gioielli di famiglia per pochi soldi. È più saggio sviluppare i beni di Stato per aumentare il loro valore utilizzando i mezzi di finanziamento intelligenti per rafforzare la nostra economia. Non sarebbe saggio tornare sulle privatizzazioni già operative”. Infine, rilancia la strategia del governo Tsipras per richiamare investimenti stranieri: “gli investimenti esteri, e soprattutto cinesi sono una grande fonte di speranza per il miglioramento delle nostre strutture e per il rafforzamento della nostra competitività. Questo governo può rassicurare gli investitori esteri che si troveranno di fronte a degli spiriti aperti”.

Da jobsnews.it


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