ROMA – “L’elezione del Capo dello Stato ci mette il turbo. Chi pensa che ora, eletto il nuovo presidente della Repubblica, ci fermiamo ha fatto male i calcoli. Invece no è proprio il contrario.
Noi dobbiamo metterci a correre e il Pd deve essere il motore del cambiamento. Non indietreggiamo di una virgola”. Sono queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, ospite di Rtl 102.5. “Le riforme – ha aggiunto- devono andare avanti perché servono agli italiani e ci danno credibilità all’estero. Dopo 10 anni siamo a un passo dal chiudere, quindi si ascolta tutti ma si va avanti il più velocemente possibile. L’Italia ha bisogno di correre”.
Per quanto concerne lo strappo che si è consumato con Forza Italia, Renzi ha detto: “Le regole si scrivono insieme, Forza Italia continuerà a scriverle con noi”. Però, “se pensano di ridiscutere tutto, non ha senso. Noi andiamo avanti con le riforme, credo anche insieme a Fi, se non vorrà andremo avanti da soli”. Poi ha aggiunto riferendosi alle divisioni nel centrodestra e in particolare in Ncd: “Io penso che oggi ci sia da rimettersi a lavorare con calma. Non c’è bisogno di polemiche da nessuna parte, chi deve leccarsi le ferite lo faccia, ma abbiamo eletto una persona per bene. Le discussioni sono vecchia politica”. “Noi non siamo qui non per accontentare un deputato o un senatore, non siamo qui a compattare le minoranze interne, siamo qui per fare il bene per l”Italia”.
Il premier ha anche attaccato Grillo: “Grillo deve decidere una volta per tutte, ha mandato 150 persone in Parlamento ma la gente che li ha votati vuole un cambiamento”. Invece, i parlamentari del M5S “si sono ritirati in un angolo, stanno fermi, arroccati, stanno su una sorta di Aventino. Sono gli unici che non hanno partecipato alle consultazioni per il capo dello Stato”.
Renzi ha poi replicato all’ex segretario del Pd Bersani che si è detto convinto che il nuovo presidente della Repubblica vaglierà in modo rigoroso le riforme. Sul Quirinale “anche Bersani ha vinto, hanno vinto tutti. Non voglio fare polemiche. Voglio però ricordare che non è che Napolitano fosse meno rigoroso o meno attento alle riforme: evitiamo di mettere in mezzo il capo dello Stato”.
Infine riferendosi all’ex ministro Corrado Passera che ha proposto un nuovo abbassamento dell’Irpef, Renzi ha detto: “Quando smettono di fare i ministri gli vengono le idee buone”. “Sull”Irpef – ha spiegato – c’è una sorta di Champions League delle idee, tutti a dire come abbassarle, poi quando si arriva a palazzo Chigi non lo fa nessuno. L’Italia ha un sistema di tassazione contorto ed eccessivo, sono il primo a dirlo. Ma mi fa ridere che quando Passera e la Lega hanno avuto responsabilità di governo se ne sono dimenticati mentre noi siamo stati i primi a farlo davvero”.
Da dazebao.it