Non credo si possa accedere al web, leggere gli insulti e le oscenità su Greta e Vanessa e restare indifferenti. Non si tratta soltanto di una questione politica (attacchi per un presunto pagamento di riscatto), ma di qualcosa di più.
Ha ragione Giuseppe Giulietti quando parla dell”Italia dei risentiti, di chi commenta, come fu per il medico di Emergency , ”se la sono andata a cercare, e noi paghiamo”.
Mi piacerebbe , intanto, sapere , cosa e quanto “pagano” coloro che fanno commenti del genere, visto che , storicamente e d’esperienza, chi paga sul serio sono gli stessi che vibrano di solidarietà e generosità…
Fermo restando che saranno i magistrati ad approfondire l’episodio del rapimento delle due cooperanti, la loro vicenda resta comunque emblematica e rappresentativa dei sentimenti di certa Italia in questo frangente: livore e fastidio.
Non basta che le ragazze abbiano anche chiesto scusa per il dolore causato e per l’impegno di chi ha lavorato per liberarle. Non basta . Perché non si può perdonare l’impegno, l’altruismo, lo “slancio” come l’ha definito il presidente della Camera Laura Boldrini. Non si perdona la loro giovinezza, perchè, a quell’età, si sta nei pub a bere birra, magari a buttar giù pastiglie il sabato sera in discoteca, a stordirsi di alcol perchè manca uno scopo, un impegno. Un ideale.
Certo, la prudenza a chi va in zone a rischio è fondamentale, ma a cadere nelle man di sequestratori sono stati e purtroppo sono, anche molte persone più che esperte, più che in grado di valutare i rischi di ciò che vanno a fare. Ma destabilizza pensare che ragazzine di vent’anni siano così entusiaste e volenterose. Magari chissà, pone interrogativi inquietanti sui propri, di figli, e sulla visione che si è stati in grado di passare loro sul mondo.
Parliamo di due ragazze che hanno avuto anche la maturità e la consapevolezza di affermare che non torneranno in Siria a breve perchè è pericoloso ma che bisogna continuare ad aiutare…
Insomma, l’Italia che dimentica le frodi fiscali, gli abusi edilizi, le speculazioni sulla pelle della gente,il territorio che si sgretola e frana (a prescindere da ciò che potrà verificare la magistratura), non perdona a queste ragazze una limpidezza di sguardo sul mondo, il loro essere donne ,la loro giovane età e il fatto di non aver subìto violenza sessuale. Anzi, altra c terribile colpa, le ragazze hanno dichiarato che i sequestratori sono stati abbastanza gentili…Lo stereotipo delle fanciulle in fiore in mano a bruti che le violentavano e le torturavano è stato smontato…Insomma, non è rimasto affatto soddisfatto il popolino avido di pruderie.
E soprattutto, parafrasando una vignetta di Ellekappa, l’impedonabile leggerezza di Greta e Vanessa è stata quella di essere tornate vive