Abbiamo lanciato come Articolo21, secondo quanto deciso nell’assemblea dell’associazione di sabato 13 dicembre, un appello per fermare il brutto testo sulla diffamazione a mezzo stampa, ora in discussione alla Camera dei deputati”. Lo affermano in una nota Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita. “Purtroppo, malgrado l’impegno di diversi deputati e senatori, l’articolato –nato con il giusto intento di abolire il carcere per i giornalisti- si è caricato via via di spinte censorie e o persino autoritarie. L’eterogenesi dei fini. Siamo consapevoli del rischio di non rispondere alle indicazioni europee, molto chiare nel richiedere la cancellazione delle peni detentive. Ma non vorremmo cadere dalla brace alla padella, con l’introduzione di articoli e commi altrettanto coercitivi. Ecco perché chiediamo –proprio per raccogliere le indicazioni di Strasburgo- di sospendere l’esame del progetto in corso d’opera e di approvare –invece- una norma volta alla depenalizzazione del reato e all’introduzione di eque sanzioni amministrative. Meglio meno, ma meglio”.