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Le Acli: l’Italia riconosca lo Stato di Palestina

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Già 134 Paesi nel mondo lo hanno fatto, da ultima la Svezia. La scelta dell’Italia determinante per l’UE

Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni che questa mattina a Bruxelles, a margine del Consiglio degli Esteri dell’Unione Europea ha toccato la questione del riconoscimento dello stato di Palestina, la Presidenza nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) ha inviato una lettera nella quale chiede al Governo «di riconoscere lo Stato di Palestina, così come hanno già fatto 134 Paesi nel mondo ed in Europa da ultima la Svezia».

«L’Italia nell’assemblea delle Nazioni Unite – afferma la lettera della Presidenza Acli – ha votato a favore della risoluzione per l’ammissione della Palestina alle Nazioni Unite; si tratta ora di rendere effettiva quella decisione».

Nel momento in cui sale la preoccupazione dell’Unione Europea per i nuovi insediamenti israeliani a Gerusalemme Est e nei territori occupati della Cisgiordania, che rischiano di pregiudicare la soluzione a due stati, le Acli ricordano che «il 15 novembre del 1988, con la dichiarazione d’indipendenza della Palestina, i palestinesi hanno riconosciuto lo Stato d’Israele ed accettato che il loro stato sorgesse solo sul 22% del territorio storico palestinese, quello dei territori occupati del 1967. Ad oggi invece, Israele non ha ancora riconosciuto lo Stato di Palestina, e non ha ancora definito una sua costituzione e neppure i propri confini.

Riteniamo inoltre – si legge nella proposta delle Acli – che il riconoscimento dello Stato palestinese non possa essere eventualmente ritenuto un gesto unilaterale, ma il diritto di un Popolo, come lo fu il riconoscimento e l’ammissione all’ONU per lo Stato di Israele».


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