Sicurezza sul lavoro. Ennesima procedura d’infrazione Ue ai danni dell’Italia. Grazie alla denuncia di Marco Bazzoni

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La Commissione Europea gli ha appena comunicato di aver protocollato la sua denuncia come NIF 2014/4144, in pratica ha ufficialmente aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia, per limitazione del campo di applicazione da parte del Decreto Fare (DL 69/2013, convertito in legge con Legge n 98 del 9 Agosto 2013) della direttiva 92/57/CEE per i cantieri temporanei o mobili. E’ la seconda procedura d’infrazione che Marco Bazzoni (nella foto), operaio metalmeccanico e collaboratore di Articolo21 – fa aprire sul tema della salute e sicurezza sul lavoro nel giro di 3 anni.
La violazione riguarda le modifiche al campo di applicazione (art. 88) del Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008.
Con il Dl Fare, al comma 2 dell’art. 88, infatti, è stata aggiunta una lettera g-bis secondo la quale le disposizioni di cui al Capo I del Titolo IV non si applicano “ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento, nonché ai piccoli lavori la cui durata presunta non è superiore a dieci uomini-giorno, finalizzati alla realizzazione o alla manutenzione delle infrastrutture per servizi, che non espongano i lavoratori ai rischi di cui all’allegato XI”.
“Con queste modifiche – scrive Bazzoni ad Articolo21 – il campo di applicazione delle regole a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili viene ristretto in modo significativo: numerosi casi che normalmente rientrano nel campo di applicazione della Direttiva Cantieri, ne rimangono ora esclusi. Mi auguro che i mezzi d’informazione e ai vari blog di darne ampia notizia, visto che adesso l’apertura della procedura d’infrazione è ufficiale!


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