Almeno 100.000 tra striscioni e bandiere con i colori dell’arcobaleno, canti e slogan, hanno percorso a piedi i circa 24 chilometri che collegano Perugia ad Assisi, per dire che “Cento anni di guerre bastano” – un secolo dopo la Prima guerra mondiale – con un pensiero rivolto al lavoro, perche’ “non c’e’ pace se non c’e’ lavoro e se non c’e’ il riconoscimento dei diritti fondamentali”, come hanno sottolineato gli organizzatori. Alla ventesima edizione della Marcia della pace che si e’ svolta oggi, insieme al promotore Flavio Lotti (nella foto sul palco) c’erano la presidente della Camera, Laura Boldrini, don Luigi Ciotti, Alex Zanotelli, Nichi Vendola, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi… E una nutrita delegazione di Articolo21, capitanata dal portavoce Giuseppe Giulietti all’indomani della due giorni di dibattiti organizzata proprio ad Assisi dal titolo “Illuminare le periferie”. Il Papa, dopo quello di ieri del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio (la Marcia sia un’occasione per un maggior impegno nella “diffusione della cultura della solidarieta’, ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune”, ha detto). Moltissimi i giovani e i bambini, di 177 scuole. Erano 277 gli enti locali, 479 associazioni, 526 le citta’ partecipanti, e tutte le regioni italiane coinvolte.
La partenza, stamani, a Perugia (nel frattempo presa d’assalto da altre centinaia di persone in occasione di Eurochocolate), era stata preceduta dal suono di cento esplosioni diffuso dagli altoparlanti. “Cento colpi – ha detto il coordinatore del comitato promotore, Flavio Lotti – che scandiscono cento anni di guerre, con tante stragi che anche oggi ci sono nel mondo. Siamo qui perche’ non vogliamo piu’ vedere vittime”.