da GiULiA
Via ai lavori per la modifica della legge elettorale. Il comitato 50/50 chiede la doppia preferenza uomo-donna e liste al 50%.
Di [Marilù Mastrogiovanni]
Punto e a capo.
Ritorna in discussione la nuova legge per l’elezione dei consiglieri regionali in Puglia. Il Comitato 50/50, costituito da associazioni provenienti da tutta la Puglia, da alcuni partiti (Pd, Sel) e dall’associazione Giulia- giornaliste, vorrebbe modificare l’attuale legge introducendo l’obbligo della doppia preferenza uomo-donna sulla scheda e rendendo obbligatoria la presentazione di liste composte al 50 per cento di donne e uomini, pena l’inammissibilità delle stesse.
Ma il percorso è forse ancor più arduo di quello che portò nel giugno di due anni fa (era il 2012) a raccogliere 30mila firme (a fronte delle 15mila necessarie) per la presentazione della proposta di legge d’iniziativa popolare “50/50”, per poi vedersela bocciare, con voto segreto dei consiglieri regionali.
Il percorso è ancor più arduo perché nel frattempo il Consiglio regionale ha adottato nello Statuto le modifiche che obbligano alla riduzione dei consiglieri da 70 a 50 e degli assessori da 14 a 10, di cui al massimo 2 esterni. Tali modifiche dovranno essere recepite dalla legge elettorale che, è l’obiettivo del Comitato 50/50, dovrebbe includere anche gli emendamenti presentati con le 30mila firme.
Ma, di fatto, le poltrone diminuiscono e la volontà di non cederle alle donne, aumenta.
Si sono dunque aperti i giochi.
Il compito di modifica è stato attribuito dall’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a 4 tecnici, (tutti maschi). Ed ecco che si sono palesate le reali intenzioni: nella proposta non vi è cenno alla questione del riequilibrio di genere: nulla su doppia preferenza e composizione paritaria delle liste ma confermate le quote fissate alla proporzione 40/60 ed ignorata la inammissibilità in caso di non rispetto delle stesse.
Su questa legge i gruppi Sel e Puglia per Vendola a firma dei rispettivi capigruppo Losappio- Disabato, degli emendamenti che riprendono i temi del Comitato 50/50: doppia preferenza composizione liste 50\50, inammissibilità. Anche la consigliera regionale Anna Rita Lemma (Pd) ha presentato alla VII Commissione consiliare, presieduta da Giannicola De Leonardis, tre emendamenti riguardanti il rispetto della parità di genere nell’attribuzione del voto di preferenza e nella composizione delle liste.
Il percorso dunque è tutto in salita. Sembra brutto dirlo, ma pare tanto una questione di sesso: maschi contro femmine.
Invece dovrebbe essere un interesse per tutti: quello di attuare finalmente la democrazia paritaria.
Se lo meritano tutti, uomini e donne.