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Giornalismo digitale in Italia: Lsdi: “nelle redazioni domina ancora la ‘’carta’’ ma la talpa del cambiamento sta scavando”

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Nella grande maggioranza, le redazioni online più strutturate (sia quelle native che quelle di testate ‘’tradizionali’’) considerano il digitale più come uno strumento tecnico/tecnologico che come un nuovo modo di fare giornalismo, un modo che forzi il paradigma culturale del giornalismo tradizionale, in cui l’ organizzazione e le gerarchie interne restano sostanzialmente quelle della carta. E’ uno dei dati più rilevanti  della ricerca sul giornalismo online in Italia che il Gruppo di lavoro sui ‘’Giornalismi’’ del Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti ha presentato in apertura di Digit20014. Anche nel caso di molte delle testate native, infatti,  la cultura della carta (quell’ insieme di valori, di rapporti gerarchici e di pratiche che hanno dominato il processo di produzione giornalistico dagli inizi del ‘900)– domina in modo incontrastato. E infatti in molte di queste testate  la tendenza sembra essere quella di ‘’preservare le funzioni giornalistiche tradizionali e di evitare qualsiasi ‘contaminazione’ ‘’.
Ma, anche se in modo minoritario, sia in alcune testate native, come Post o VareseNews, sia in alcune redazioni ‘’tradizionali’’ si segnalano dei cambiamenti che fanno pensare a un processo di trasformazione nel concreto della cultura e della pratica giornalistica.
‘’Il futuro? E’ del giornalismo nel suo complesso (…) Ci sarà sempre più bisogno di giornalisti che non sanno per chi scrivono, ovvero capaci di lavorare per più piattaforme’’.

Leggi l’inchiesta sul sito Lsdi.it


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