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Rai, i dipendenti indignati sfiduciano il cda

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I dipendenti Rai sono indignati dalla compromessa gestione aziendale della RAI, l’ hanno manifestato apertamente con un referendum proposto diversi mesi fa dal Gruppo lavoratrici e lavoratori Rai Indignerai e organizzato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Snater”. Lo rende noto il Gruppo lavoratrici e lavoratori Indignerai

“La consultazione si e’ svolta nell’arco di quattro giorni in tutte le sedi Rai d’ Italia coinvolgendo il personale a tempo indeterminato e determinato. Il quorum fissato a 5.474,5 voti su un personale che, secondo l’ultimo dato utile era di 10.949 persone nel 2010, è stato raggiunto e superato, i voti validi infatti sono stati 5.889 pari al 53,79%; 5.872 hanno sfiduciato l’operato del CDA, 60 i voti contrari (0,2%), mentre le schede nulle o bianche hanno raggiunto lo 0,47% del totale. Un risultato che dovrebbe far riflettere, alla luce sopratutto della gravissima emorragia di introiti pubblicitari pari a 50 milioni di euro i quali sono sicuramente riconducibili alle colpevoli cancellazioni dal palinsesto di programmi di successo e ad alto rendimento come ANNOZERO, VIENI VIA CON ME E PARLA CON ME”.
“Le scelte sotto dettatura politica della dirigenza RAI stanno provocando la DEMOLIZIONE dell’azienda di SERVIZIO PUBBLICO, la quale dovrebbe affrontare le sfide tecnologiche che il mercato impone ma che si trova invece vampirizzata da una lottizzazione spietata travestita da pluralismo informativo”.
“Noi lavoratrici e lavoratori del Gruppo IndigneRai ci stiamo battendo affinchè la RAI torni ad essere un riferimento culturale ed informativo del paese, sopratutto in questo momento di difficoltà. Riteniamo che il futuro lavorativo nella nostra azienda si carichi di nuova energia se stimolato da progetti, investimenti e idee innovative a sottolineare così, il ruolo di SERVIZIO PUBBLICO che la RAI ha il dovere di riconquistare. Il 9 giugno 2012 il Presidente del Consiglio Mario Monti insieme al ministro Passera e all’assemblea dei soci deciderà il destino dell’attuale CDA , crediamo sia opportuno da parte delle sigle sindacali consegnare il risultato referendario al Presidente del Consiglio Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico Passera e al Presidente della Commissione di Vigilanza RAI Sergio Zavoli al fine di ricordare che il vecchio meccanismo di nomina partitica all’insegna del colossale conflitto di interessi esistente nel nostro paese non e’ piu’ gradito dal cittadino e sopratutto dal dipendente RAI da sempre stufo di essere il maggiordomo della politica piu’ becera”.


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