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Concessione Rai: Art.21 ricomincia da tre

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Un anno fa, Articolo 21 ha dato vita a un convegno sul rinnovo della Concessione del servizio pubblico (maggio 2016) che ha visto l’adesione di oltre venti associazioni culturali e di categoria: dalla Federazione della Stampa ai tre sindacati confederali, dai produttori televisivi agli autori cinematografici, dall’Adrai all’Usigrai, da Libertà e Giustizia a Libera Informazione. Discuterne tre anni prima poteva apparire prematuro tenuto conto che fino ad allora questa scadenza era stata praticamente ignorata dagli organi di stampa. D’altronde era (ed è) fondato il timore che il confronto sul futuro della Rai si aprisse solo a ridosso di quella data restando, oltretutto, confinato in ristretti ambiti politici, dissimulati da colorati meeting di circostanza o da sedicenti consultazioni on-line. E’ un fatto che, da quel giorno, il tema è all’ordine del giorno della politica, ma in modo convulso ed estemporaneo sia riguardo al merito che al metodo. In tal senso sono preziose le indicazioni di Roberto Zaccaria sul modo di procedere affinché la consultazione pubblica non si riduca a una farsa. Da parte nostra, abbiamo individuato nelle giovani generazioni i più accreditati stakeholder del rinnovo di una Concessione che inciderà considerevolmente sulla libertà di informare e di essere informati nei prossimi quindici anni.

Il concorso “Una nuova carta d’identità per la Rai“, rivolto agli studenti delle scuole superiori e delle università, è nato con questo intendimento: alimentare tra i giovani una riflessione sulla “società della comunicazione” al tempo dei media digitali e sul ruolo che possono e devono svolgere i servizi pubblici europei in un contesto sempre più dominato da solidi intrecci fra industria editoriale, media company globali e potenti aggregatori di contenuti che operano su Internet. Nell’impegnare gli studenti nella ridefinizione della mission della Rai, abbiamo inteso affermare innanzitutto un metodo nuovo, partecipato e trasparente per discutere del futuro del servizio pubblico. Al tempo stesso abbiamo contestato – e talvolta contrastato con successo – quelle misure che, dietro l’apparenza di atti amministrativi (Contratto di servizio, blocco del canone, prelievo forzoso di 150 milioni, ecc.) avrebbero messo una pesante ipoteca sulla nuova Concessione.

La nostra iniziativa è stata accolta con favore e notevole interesse: il concorso ha ottenuto il patrocinio del Direttore Generale dell’EBU, l’organismo che raccoglie 75 media di servizio pubblico europei; la Commissione di Vigilanza ha ritenuto nei mesi scorsi di audire una rappresentanza di Articolo 21 sui punti più controversi del Contratto di servizio, accogliendo, di fatto, tutte le nostre proposte di modifica: cancellazione del bollino, ripristino dell’intrattenimento tra i generi di servizio pubblico, sostituzione del termine scadenza (della Concessione) con la parola rinnovo; il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il bando del concorso sul proprio sito web. Inoltre, hanno accolto il nostro invito di far parte della giuria che dovrà selezionare la migliore “carta d’identità”, autorevoli personalità della cultura, del diritto, del giornalismo e dello spettacolo: Da Sergio Zavoli a Tullio De Mauro, da Dario Fo a Giorgio Albertazzi, da Adriana Cavarero a Matteo Garrone, da Giovanni Valentini a Lucia Annunziata, da Alessandro Pace a Roberto Zaccaria. Hanno aderito anche influenti dirigenti del MIUR, del MIBACT, della RAI e dell’EBU. Ma quel che più conta, è che sono ormai diverse centinaia i giovani che nelle scuole e nelle università stanno cimentandosi già da alcuni mesi, con la riscrittura della mission della Rai del futuro. Il nostro impegno è, innanzitutto, non deluderli, non dare loro l’impressione che questa “presa della parola” dei giovani, frutto di un lavoro collegiale ampio e alla luce del sole, sia snobbata in favore di clandestini incontri di vertice propedeutici a una girandola finale di decreti legge.

Per tutti questi motivi non possiamo che fare tesoro delle indicazioni di metodo suggerite da Zaccaria; augurandoci, naturalmente,  che facciano altrettanto gli enti e le istituzioni coinvolte, a cui metteremo a disposizione le proposte avanzate dagli studenti.
La prossima tappa della nostra iniziativa è fissata per il 18 ottobre, in occasione della Marcia della pace Perugia-Assisi. Qui, d’intesa con decine di associazioni attive nel mondo della scuola incontreremo, per una prima consultazione nazionale, gli studenti e gli insegnanti che hanno aderito al concorso.

A differenza di altri, Articolo 21 ricomincia da tre!


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