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Rai, “non chiediamo l’impossibile”! Il 6 maggio davanti alla sede Rai di viale Mazzini contro le decisioni del governo

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Ai Direttori delle testate giornalistiche TG1-2-3-Rainews-RaiSport-Rai Parlamento-RAI TGR
Ai Giornalisti Rai tutti.

Il momento storico attraversato dalla nostra azienda impone a tutti i dipendenti una scelta simile a quella del film Matrix. Scegliendo la pillola azzurra potremo continuare a vivere l’illusione e dormire sonni tranquilli, con quella rossa invece saremo costretti ad allacciarci le cinture di sicurezza perché saremo proiettati nella cruda realtà.
La scelta di IndigneRai è evidentemente la seconda. Il mondo che abbiamo scoperto è quello di un Servizio Pubblico sotto attacco e a rischio di chiusura.
L’urgenza con la quale verranno sottratti alla Rai 150milioni di euro la costringerà con molta probabilità a fare cassa con scelte di emergenza che difficilmente avranno la priorità di tutelare il Servizio al cittadino di cui la Rai è detentrice. Il CdA ha dato l’incarico al direttore generale Luigi Gubitosi di ridefinire il piano industriale e sicuramente nel tempo concesso di alcune settimane non si sceglierà di porre rimendio alle storture che da sempre albergano in Rai ma molto più probabilmente verrà effettuata la scelta di sacrificare i settori più deboli.
Per voi giornalisti invece la scelta non si pone, la vostra professione vi impone di assumere la “pillola della trasparenza”. L’etica professionale vi prescrive di utilizzare il cosiddetto “quarto potere” attraverso il quale dovete analizzare e descrivere la realtà. Purtroppo l’assenza totale delle notizie riguardanti gli eventi che stanno coinvolgendo la Rai ci fa dubitare in merito alla correttezza del vostro operato. La nostra preoccupazione non è per la vostra mancata presa di posizione, ma per l’assenza totale di informazione del pubblico rispetto agli avvenimenti.
Si evince con rammarico che state optando per il non racconto, proprio come se fosse una notizia che non fa notizia. Per dire la verità il vostro sindacato si sta dimostrando molto attivo nell’analisi e nel contrasto dello scellerato piano che punta ad un pesante ridimensionamento della Rai ma da voi il nulla.
Vi ricordiamo che i “superpoteri” li detenete grazie al Servizio Pubblico che avete il dovere di onorare e a quell’Art. 21 della Costituzione che sancisce la libertà di espressione e di informazione.
Riteniamo quindi opportuno chiedervi di esercitare il vostro diritto/dovere: raccontate gli eventi di questi giorni, descrivete al pubblico quali sono i tagli che la Rai subirà e quali conseguenze ci sarebbero se la Rai realizzasse quanto autorizzato dal governo, ossia la vendita della capacità di trasmissione e la riduzione delle sedi regionali.
Il pubblico, in qualità di vostro vero editore, ha il diritto di essere informato sul pericolo che correrebbe qualora gli fosse sottratto il Servizio Pubblico.
Pur conoscendo le pressioni che la politica esercita su di voi, vi chiediamo di fare la scelta giusta e di anteporre la deontologia professionale all’interesse personale, l’interesse del cittadino a quello della categoria,
SOLO PERCHE’ E’ MOLTO DIFFICILE
NON E’ DETTO CHE SIA IMPOSSIBILE

MOVIMENTO INDIGNERAI


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