La vita del giornale con le sue battaglie e gli omicidi dei giornalisti Cristina, De Mauro e Spampinato in onda il 2 aprile nel programma Diario Civile
L’Ora e i suoi giornalisti uccisi dalla mafia – Cosimo Cristina, Mauro De Mauro e Giovanni Spampinato – saranno al centro del racconto di Diario Civile, programma di Rai Educational sui temi della giustizia e della legalità: la prossima puntata, in onda mercoledì 2 aprile alle 21.15, si focalizzerà sulle vicende de L’Ora attraverso la ricostruzione di Alessandro Chiappetta.
Diario Civile racconta tutto il percorso del quotidiano di Palermo, dalla nascita alla prima inchiesta antimafia, dal terremoto del Belice al governo regionale di Silvio Milazzo, dalla guerra di mafia degli anni ’80 (fu in questo periodo che Leonardo Sciascia collaborò al giornale) fino alla chiusura de L’Ora nel 1992, a pochi giorni dalla strage di Capaci.
Il primo numero del quotidiano uscì il 22 aprile del 1900 sotto la direzione di Vincenzo Morello. Negli anni successivi il giornale venne diretto da Edoardo Scarfoglio, fondatore del Mattino di Napoli, e tra i suoi collaboratori ci furono Luigi Pirandello, Matilde Serao, Giovanni Verga e Andrea Camilleri.
Il giornale visse il suo periodo d’oro negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, dal 1954 al 1975. È in quest’epoca che nasce il giornalismo antimafia: tre generazioni di cronisti si formano nella redazione di Piazzetta Napoli e grazie all’intuito e alla caparbietà di Nisticò viene pubblicata la prima inchiesta a puntate sulla mafia, che cambia il giornalismo siciliano.
Testimoni della storia del quotidiano sono giornalisti come Marcello Sorgi, Franco Nicastro, Etrio Fidora, Vincenzo Vasile e dirigenti politici come Emanuele Macaluso.
Gli articoli più importanti de L’Ora saranno letti durante la puntata da quattro giovani studenti siciliani impegnati nelle associazioni antimafia che si battono per la legalità. La voce narrante è affidata all’attore palermitano Claudio Gioè.
RR