Se si vuole cominciare a colpire seriamente ogni legame tra mafie e politici, l’emanazione di un decreto legge per la modifica del 416ter che entri in vigore prima delle elezioni amministrative e europee di maggio, secondo il Centro Studi Pio La Torre, ormai è l’unica strada percorribile. Il testo del decreto chiarisca che sarà punito il politico che “accetta la promessa di procurare voti in cambio dell’erogazione o della promessa di erogazione di danaro o di altra utilità”. Secondo il Centro Pio La Torre, il decreto dovrebbe prevedere anche l’incandidabilità di quei soggetti “rinviati a giudizio per fatti di mafia o di corruzione e contro la Pubblica Amministrazione”, ciò al fine di spezzare l’intreccio tra affari, mafia e politica che tanto continua a condizionare la vita politica, economica e sociale del paese.