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“I libri? Spediamoli a scuola”

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C’è stata animazione oggi fuori dal palazzo di Montecitorio, con un via vai di parlamentari, di insegnanti, di classi di bambini. Non si trattava di una manifestazione pro o contro la riforma della scuola. A movimentare la piazza l’iniziativa promossa dalla casa editrice Sinnos “I libri? Spediamoli a scuola”.

Un progetto che si fonda su un circolo virtuoso tra librerie, scuole, cittadini e istituzioni per portare libri nelle scuole che vogliono lavorare con la biblioteca scolastica, ma che non hanno fondi per realizzarla. L’idea è molto semplice: mettere in rete scuole e librerie e chiedere ai cittadini di comprare un libro da regalare a una biblioteca scolastica. In tempo di crisi, i libri nelle scuole sono considerati un lusso che pochi possono permettersi.  Ma la cultura è uno strumento fondamentale per la crescita delle persone e del paese. “Non vogliano sostituirci alle istituzioni- dicono i promotori –  ma stimolare le istituzioni e coinvolgere i cittadini a farsi carico in prima persona del problema, in nome della Costituzione che all’articolo 4 dice che ogni cittadino ha il dovere si sostenere il progresso materiale o spirituale della società”. Novantacinque le librerie indipendenti che in tutta l’Italia hanno aderito al progetto e si sono gemellate con le scuole per sostenere e consolidare le biblioteche di istituto.

Per lanciare la campagna oggi davanti al Parlamento è arrivata la libreria itinerante Ottimomassimo, per invitare anche i parlamentari a fare la loro parte, da cittadini come gli altri.
Per trovare l’elenco delle librerie che aderiscono all’iniziativa: www.sinnoseditrice.org/


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