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Caso Alpi: il ministro Mogherini scrive
ad Articolo21: “battaglia per la verità è un imperativo morale e un impegno civile”

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“Vent’anni dopo non c’è ancora una verità sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ed è una realtà che un Paese democratico non può accettare. Non sono mancati passi, anche del Parlamento, ma con risultati purtroppo deludenti, mentre resta la difficoltà di intrecciare gli sforzi investigativi dell’Italia con la situazione in Somalia”. Così il ministro degli Esteri Federica Mogherini scrive in una lettera indirizzata ad Articolo21 che ha raccolto su Change.org oltre 60mila firme per chiedere verità e giustizia sul caso Alpi-Hrovatin. “Ancor oggi – prosegue il ministro – il Paese è lacerato da lotte tribali, deve fare i conti con i fondamentalisti islamici di Al Shaabab, ma vi sono anche importanti segnali di stabilizzazione che l’Italia accompagna per rafforzare le istituzioni. Nonostante le incognite, il nostro ambasciatore ha stabilito nuovi contatti con le autorità locali  e creato un ponte con il legale della famiglia Alpi che auspichiamo dia i frutti sperati. Di certo, la ricerca della verità che Luciana Alpi ha portato avanti in questi anni, e che non ha abbandonato dopo il nuovo dolore della morte del marito Giorgio, ha bisogno di essere sostenuta. Ho seguito per anni la vicenda umana della famiglia Alpi e quella che considero una battaglia non personale, ma civile e intendo continuare a farlo ora, nel mio ruolo di ministro degli Esteri. Sono d’accordo con il presidente della Camera, Laura Boldrini, sulla necessità di avviare “un percorso di trasparenza” e di verificare concretamente le possibilità di desecretare i documenti acquisiti dalle commissioni parlamentari di inchiesta”. “Resta l’imperativo – conclude il ministro – vorrei dire morale di non lasciare nulla di intentato per fare piena luce su tutti i responsabili, per amore della giustizia e in nome di quella scelta etica e di quella passione professionale che Ilaria Alpi ha dimostrato e insegnato a generazioni di giornalisti”.

“Apprezziamo molto la lettera inviataci dal ministro Mogherini – affermano Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, promotori della petizione – per la sua sensibilità sul caso Alpi e perché siamo sicuri che farà quanto possibile all’interno del governo per ottenere la desecretazione di documenti che potrebbero contribuire alla verità e alla giustizia”.


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