BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Morti sul lavoro, 63 dall’inizio dell’anno. Lettera al presidente Renzi

0 0

Sig. Primo Ministro Matteo Renzi e Sig.ri Ministri del lavoro Giuliano Poletti e delle Politiche Agricole Maurizio Martina,

il nuovo governo sarà giudicato da quello che saprà mettere in campo concretamente.  L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è aperto dal 1° gennaio 2008, subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, e da quel giorno monitora in tempo reale i morti sul lavoro in Italia. Ogni anno si parla di favolose diminuzioni dei decessi, ma noi, che registriamo tutte le morti sui luoghi di lavoro non abbiamo riscontrato nessun calo. Sostanzialmente il numero dei morti sul lavoro non è variato nel corso di questi anni di monitoraggio. Purtroppo, nonostante il blog sia diventato punto di riferimento con centinaia di migliaia di visitatori in Italia e non solo (questa settimana oltre 600 accessi dagli Stati Uniti e 400 della Germania), per chi cerca notizie in tempo reale su queste tragedie, che portano il lutto in oltre 1000 famiglie ogni anno, non abbiamo mai avuto come interlocutori i vostri ministeri e questo nonostante le numerosissime mail inviate che illustravano la tragedia attraverso dati incontestabili, Ma si è continuato a prendere per buoni i dati ufficiali che sono sempre sottostimati a causa di un monitoraggio parziale.Tutti gli anni assistiamo ad un’autentica carneficina di agricoltori schiacciati dai trattori che guidano, nella totale indifferenza della politica, e soprattutto da parte dei ministri che si sono succeduti in questi anni all’agricoltura e al lavoro. Gli agricoltori deceduti schiacciati dal trattore sono stati 127 nel 2013 rappresentano da soli il 23,3% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Noi crediamo che questa sia una vera emergenza nazionale. Nel corso degli anni abbiamo proposto diverse soluzioni, ma non siamo mai stati ascoltati e nessuno si è mai degnato di rispondere in merito. Basterebbe una maggiore informazione sulla pericolosità del mezzo e far dotare le cabine di protezione di cinture di sicurezza. Con questi pochi accorgimenti, soprattutto sui vecchi trattori, si potrebbero in poco tempo dimezzare le morti. Tra poco arriverà la bella stagione e ricomincerà questa strage se non si interverrà immediatamente-Il nostro lavoro è solo volontario e l’unico scopo è quello di sensibilizzare sul tema morti sul lavoro e auspicare una diminuzione dei decessi sul lavoro, che ci vede primi in Europa. D’ora in poi speriamo d’avere maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Cordiali saluti.

* Curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.com

Report morti sul lavoro gennaio-febbraio 2014
Nei primi due mesi del 2014 sono morti sui luoghi di lavoro 63 lavoratori, tutti documentati. Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 130 morti.  L’aumento dei morti sui luoghi di lavoro rispetto ai primi due mesi del 2013 è del 3,2 %. In edilizia sono morti il 28,3% sul totale. Nel comparto agricolo il 20,5% . Il 10% nell’autotrasporto. Nell’industria il 10%. Percentualmente per ora sono distribuiti in eguale numero in tutte le fasce d’età.
Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 20% e i romeni , come tutti gli anni, sono i più numerosi.
A guidare questa triste classifica è il Lazio con già 9 morti, con la provincia di Roma che registra 4 morti, Rieti e Viterbo 2 e Frosinone 1. Segue la Sicilia con 6 morti con la provincia di Trapani e Messina 2 morti, Toscana 5 morti, Provincia di Firenze 2 morti. Poi la Lombardia, Il Veneto, L’Emilia Romagna e la Puglia 4 morti. Trentino Alto Adige, Piemonte 3 morti. Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Liguria, Abruzzo, Campania e Calabria 2 morti. Sardegna 1 morto.  Come tutti gli anni con l’arrivo del bel tempo comincerà la strage di agricoltori. Non mi risulta siano stati fatti interventi da parte del parlamento per alleviare questa autentica carneficina che con poche risorse e interventi mirati si potrebbe ridurre drasticamente.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21