I due fucilieri oggi pomeriggio saranno in tv, a meno di 48 ore dalla decisione della Corte Suprema. Chi ha deciso lo strappo alla linea di riserbo fin qui mantenuta?
Martedì la Corte Suprema di New Delhi deciderà se accogliere o meno la richiesta del Procuratore di processare i nostri due marò con il Sua Act, la legge antiterrorismo e antipirateria. Un passaggio importante e delicato mentre l’Italia mette in campo altre iniziative sul piano internazionale. E alla vigilia cosa si decide di fare? Una presenza dei due marò in esclusiva, al pomeriggio di Giletti su Rai Uno, collegati da Delhi. Opportuno a meno di 48 ore dell’appuntamento davanti ai magistrati indiani? Non un incontro con la folta schiera di giornalisti fermi a Delhi per accompagnare i nostri due marò verso il delicato passaggio giudiziario, ma un intervento all’appuntamento pomeridiano della domenica televisiva. C’è chi storce il muso e invita a considerare l’opportunità di questo passaggio televisivo, cosa ben diversa di un eventuale incontro in ambasciata coi tanti inviati italiani “accampati”a Delhi per non spegnere i riflettori su una vicenda delicatissima. Chi e perchè ha autorizzato questo strappo ad una linea di riserbo e rigore fin qui mantenuta?
La partita che si gioca a Delhi è davvero un caso da manuale di diritto internazionale e da scuola per diplomatici, e non si dovrebbe dimenticare. Ieri, ultimo atto del governo Letta, l’Italia aveva avvertito l’India sulle conseguenze negative nei rapporti tra i due Paesi se Delhi scegliesse una strada che, dando del terrorista ai nostri due marò finisse col chiamare in causa, con questa accusa, l’Italia che i nostri due fucilieri rappresentavano su quella nave alle prese con la vera pirateria.
Quindi, da una parte l’azione del nostro governo, di quello europeo sulle Nazioni Unite, dall’altro un impegno, forse non soppesato, con il pomeriggio televisivo della domenica italiana. Ci sarà davvero?