Hanno riaperto stamane alle ore 7 (dopo aver chiuso ieri sera alle 22) i seggi per le elezioni comunali e rimarranno aperti fino alle ore 15. Urne aperte, nelle Regioni a statuto ordinario, in 768 comuni. Il corpo elettorale è di 7.197.945, di cui 3.463.986 maschi e 3.733.959 femmine. Le sezioni elettorali sono 8.644. Urne aperte anche in 147 comuni in Sicilia e in 26 comuni in Friuli Venezia Giulia. Complessivamente gli elettori sono oltre 9 milioni. Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. In caso di ballottaggi, si voterà domenica 20 maggio, sempre dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 21 dalle ore 7 alle ore 15.
SI VOTA IN MILLE COMUNI: AFFLUENZA IN CALO AL 49%
di Valentina Roncati
La prima prova elettorale con il governo tecnico in carica a livello nazionale ha visto, nella prima giornata di voto, un fortissimo calo di affluenza alle urne. Alle 22 aveva votato il 49% degli elettori, contro il 54.8% delle precedenti omologhe. Un calo dunque, di quasi 6 punti percentuali, che e’ stato particolarmente forte in alcune citta’ del nord e in Toscana: a Lucca, per esempio, la percentuale dei votanti e’ passata dal 49.4% delle passate comunali al 37.2% di oggi, con una flessione di circa il 12%; in tutta la Toscana i votanti sono stati il 41,9% degli aventi diritto: quasi 10 punti percentuali sotto rispetto alle precedenti consultazioni comunali (51,7%). Tra le Regioni al voto, male l’affluenza anche il Lazio e la Puglia.
Crollo dei votanti a Monza, dove dal 57.5% delle precedenti omologhe si e’ scesi al 45.1% odierno, e a La Spezia, passata dal 45% dei votanti delle precedenti omologhe a solo il 38.5% di oggi. Male anche Asti (48.3 contro il 54.5% delle precedenti omologhe), Alessandria con il 46% di oggi contro il 56.2% delle precedenti elezioni, e pure Verona, con il 52.3% contro il 58.5% di cinque anni fa. Male anche Parma (49.8% contro il 56.9%) e Palermo, dove ha votato il 47.4% contro il 53.7% delle precedenti elezioni. A Genova il calo dei votanti e’ stato di circa 4 punti percentuali. Ci sono state alcune citta’ in cui questo crollo e’ stato meno vistoso: L’Aquila e’ passata dal 54.6% delle elezioni di cinque anni fa al 51% di oggi. Anche ad Isernia il calo e’ stato contenuto e in generale in tutto il Molise. A Trani i votanti sono stati praticamente gli stessi della passata tornata elettorale: il 56.4% contro il 56.6% di allora.
Dopo il rinvio, deciso ieri, delle elezioni nel comune di Camerata Nuova (RM) a causa del decesso di un candidato sindaco, sono 768 i comuni di Regioni a statuto ordinario interessati alle elezioni amministrative. Il corpo elettorale è di 7.197.945, di cui 3.463.986 maschi e 3.733.959 femmine. Le sezioni elettorali complessive sono 8.644. Le operazioni di voto si sono svolte in linea generale in modo regolare ma non sono mancate curiosita’ e polemiche.
Eccone alcune.
* NEL CUNEESE PRESIDENTE DENUNCIA INTIMIDAZIONI E LASCIA SEGGIO Il presidente dell’unico seggio di Sambuco, comune con 150 elettori nel Cuneese, Stefania Franchi, si è dimessa denunciando ai Carabinieri “pressioni e intimidazioni”. Franchi ha lasciato il seggio a metà mattina e ha presentato la denuncia alla stazione dei Carabinieri di Pietraporzio. La Prefettura di Cuneo ha provveduto a indicare un altro presidente di seggio, e le operazioni di voto sono proseguite regolarmente.
* A GENOVA CONTINUA A FAR DISCUTERE DON FARINELLA
Don Farinella, il parroco di san Torpete, nel centro storico di Genova, è intervenuto, in chiesa, sulle elezioni. “Per vendere qualche copia in più – ha detto – hanno scritto falsità” circa il suo impegno a sostegno di Doria. Il segretario dell’associazione ligure dei giornalisti, Marcello Zinola, gli ha replicato: “I giornalisti non sbarcano il lunario per vendere qualche copia in più, semmai sono alle prese, come tutti, con licenziamenti e precariato”.
* NEL MILANESE COLTO DA INFARTO IN CABINA MENTRE VOTA
Era da poco entrato nella cabina elettorale per votare, quando si è accasciato d’improvviso al suolo, colpito da un infarto: é successo oggi in uno dei seggi di Sesto San Giovanni, uno dei Comuni dell’hinterland milanese chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco. L’uomo, di circa 60 anni, è stato subito soccorso da un’automedica in servizio nella zona ed è stato trasportato all’ospedale San Raffaele dove è arrivato in gravi condizioni. Il seggio della scuola Galli, in via Matteotti, nel frattempo è rimasto chiuso per circa un’ora.
* CALO AFFLUENZA A PARMA DOVE SINDACO FU COSTRETTO A DIMISSIONI
La voglia di cambiare, da cui nacque la protesta che costrinse il sindaco Pietro Vignali a dimettersi perché travolto dai guai giudiziari non ha spinto i cittadini di Parma alle urne. In corsa per la successione a Vignali, a cui sono poi succeduti due commissari, dieci candidati sindaco e venti liste. Tra i favoriti per il ballottaggio Vincenzo Bernazzoli, attuale presidente della Provincia, schierato dal Pd per tentare di riconquistare la città dopo 14 anni di centrodestra e dopo il debito di 600 milioni di euro creato dalla giunta Vignali.
* TRAGHETTO SPECIALE PER 20 ELETTORI DI GINOSTRA
Corsa speciale (andata e ritorno) della Siremar per permettere a venti elettori di Ginostra di raggiungere il seggio allestito nell’isola di Stromboli nell’arcipelago delle Eolie. Su richiesta del prefetto di Messina, Francesco Alecci, la compagnia di navigazione ha attivato la corsa straordinaria.
* SGARBI, VOTO DATO A ME, CANDIDATO A CEFALU’, SARA’ VALIDO
“Il voto dato dagli elettori di Cefalù a Vittorio Sgarbi è e sarà valido. La legge stabilisce che l’incandidabilità diventa tale solo con provvedimento definitivo, definizione, questa, che non si presta ad alcuna interpretazione”. Lo dice il critico d’arte, candidato sindaco a Cefalù (Pa), che la Corte d’appello di Palermo, ha dichiarato “non candidabile”.sta.
SCRUTINIO: Le operazioni avranno inizio lunedì 7 maggio, subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.
BALLOTTAGGI: In caso di effettuazione del turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci, si voterà domenica 20 maggio, sempre dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 21 dalle ore 7.00 alle ore 15.00 mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio nella stessa giornata di lunedì, al termine delle votazioni e dell’accertamento del numero dei votanti.
COME SI VOTA:
– ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA). La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato. – L’elettore può votare: • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto”). L’elettore potrà altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, scrivendo, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto.
ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000 ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA) La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, al cui fianco è riportato il contrassegno della lista con cui il candidato è collegato. L’elettore può votare: • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo; • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo, e per la lista collegata, tracciando un segno anche sul relativo contrassegno. In tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata. L’elettore può altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e il nome e, ove occorra, data e luogo di nascita, nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno. ( fonte Ansa)