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Hollande Presidente della Francia con il 52%. Lo sconfitto Sarkò ha cancellato il raduno della destra

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Un socialista di nuovo all’Eliseo dopo 31 anni di distanza da un altro grande leader della sinistra d’oltralpe, François Mitterrand. Sarà con ogni probabilità ancora un altro François, Hollande, quel “grigio borghese” dall’aria rassicurante, “il diesel della politica”, come lo hanno ribattezzato gli editorialisti francesi.

A poco meno di un’ora dalla chiusura dei seggi, le ultime stime di  4 Istituti di sondaggio, aggiornate alle18,53, danno vincitore Hollande con il 52 e il 53,3% dei voti nel secondo turno delle i presidenziali: Secondo gli istituti CSA, TNS, Sofres e Ipsos, il candidato socialista ha ottenuto il 52% contro il 48% del rivale Nicolas Sarkozy, presidente uscente. Harris Interactive dichiara una forbice tra il 52,7 e il 53,3 % per il candidato socialista.
L’esito sarebbe talmente scontato che dal quartier generale di Sarkò, alla Mutualitè, una fonte diplomatica ha fatto sapere che “il previsto incontro pubblico di stasera presso Place de la Concorde è stato cancellato”.
Nel frattempo molte migliaia di parigini stanno affollando l’altra piazza quella della Bastiglia, già scelta dai socialisti per attendere il risultato finale e festeggiare il “cambiamento ora” con Hollande.
Lo sfidante socialista vincerebbe alla grande nei territori d’oltremare e negli altri seggi sparsi nel mondo. A Saint-Pierre et Miquelon, Hollande supera Sarkozy con il 65%dei voti, contro il 35% ; in Martinique, 68,5%; Guadeloupe addirittura è vicino al 72%; in Guyane col 62%; a Saint-Martin con il minimo scarto del 51,5 %; mentre Sarkozy sarebbe in testa solo nella piccolissima isola di Saint-Barthélémy. Hollande si impone, inoltre, tra l’elettorato francese residente all estero come: in Canada, a Montreal (57,74%) e Toronto (51% , qui la sinistra non avrva mai vinto), in Perù (55%), Argentina (51,7%), Colombia (58,82%) e Honduras (56%).
La partecipazione è stimata tra 80 e 82%, leggermente superiore al primo turno di due settimane fa, ma meno che nel secondo turno delle elezioni presidenziali del 2007.
Tra le prime reazioni:”Questa è una grande felicità. Si concludono 17 anni di governo della destra all’Eliseo, 17 anni di politica di destra e in questi 17 anni, la parentesi di Sarkozysmo, che ha accentuato il ritorno indietro dei diritti sociali e democratici”, ha detto il portavoce del PS, Benoît Hamon.
“Questo 6 maggio con Francois Hollande, è la Repubblica che è tornata. La Francia ha rifiutato deriva di Sarkozy e ha scelto di prendere il suo destino in mano. Questa è la fine di arroganza: il 6 maggio è un giorno di vittoria per tutti i repubblicani”, ha affermato Harlem Désir, numero due del PS.
Rispetto alla Royal, nel 2007, Hollande guadagnerebbe ovunque dal 3al 4% e soprattutto farebbe il pieno dei voti alla sua sinistra e avrebbe anche intercettato almeno un 33% dei voti dell’elettorato del centrista François Bayrou. Alla fine, l’apporto dei voti dell’elettorato di centro e della destra estrema di Marine Le Pen, dovrebbe arrivare al 28%
Come primo atto politico da Presidente, Hollande ha fatto sapere tramite i suoi consiglieri che stasera stessa parlerà al telefono con la Cancelliera Angela Merkel, per rassicurarla sulle sue intenzioni in politica europea e di bilancio, puntualizzando comunque le sue posizioni di attuare piani di sviluppo e di accrescere la presenza dell’intervento pubblico per rilanciare l’economia, senza ovviamente perdere il controllo dei conti statali.
Jean-Marc Ayrault, sindaco di Nantes , una sorta di “consigliere speciale” del leader socialista e tra i papabili a diventare Primo ministro, ha inoltre dichiarato che :”Da questa sera, se Hollande sarà eletto Presidente della Repubblica, scambierà delle opinioni conla Cancelliera tedesca, perché in questa intesa c’è la chiave per raddrizzare l’Europa, riorientarla nel verso della crescita,della competitività e della protezione sociale”.
I risultati al Ballottaggio secondo la serie storica, in Francia a partire dal 1965. La vittoria più ampia fu riportata dal generale Charles De Gaulle appunto quell’anno su un giovane Mitterrand; mentre quella col margine più ristretto fu nel ’74, quando Valéry Giscard d’Estaing vinse sempre su Mitterrand con soli 400 mila voti; due scontri atipici si sono avuti nel ’69 tra due candidati di destra e nel 2002 tra il conservatore gollista Jacques Chirac e il neofascista Jean-Marie Le Pen.
Qui di seguito un resoconto dei risultati:
1965 : Charles de Gaulle 55,2%-François Mitterrand 44,8% (votanti 82,0%)
1969 : Georges Pompidou 58,2%-Alain Poher 41,8% (votanti 64,43%)
1974 : Valéry Giscard d’Estaing 50,8%-Mitterrand 49,2% (votanti 86,2%)
1981 : Mitterrand 51,8%-Giscard d’Estaing 48,2% (votanti 83,4%)
1988 : Mitterrand 54%-Jacques Chirac 46% (votanti 81%)
1995 : Chirac 52,6%-Lionel Jospin 47,4% (votanti 74,9%)
2002 : Chirac 82,2%-Jean-Marie Le Pen 17,8% (votanti75,4%)
2007 : Nicolas Sarkozy 53,1%-Ségolène Royal (PS) 46,9% (votanti 80,04%)


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