Nel trentennale della sua morte per mano mafiosa, anche Palazzolo Acreide, città montana della provincia di Siracusa, si è mossa per commemorare il suo figlio più prestigioso: Giuseppe Fava. Dopo due anni di pausa, il Coordinamento Fava ha ripreso ad attivarsi, organizzando una serie di iniziative finalizzate a celebrare la grandezza dell’opera di un intellettuale eclettico che, attraverso il giornalismo, la letteratura, la pittura e il teatro, ha saputo raccontare la società siciliana e italiana, le luci e le ombre, la miseria, la violenza, la speranza, la dignità e l’umanità.
Un messaggio attuale, quello di Giuseppe Fava, che nel corso del 2014 il Coordinamento proverà a riproporre, nelle sue varie forme, a Palazzolo e non solo. Si è cominciato il 28 dicembre, presso la ex Biblioteca Comunale, con la messa in scena di brani tratti da cinque opere del teatro di Fava (selezionati dalla figlia Elena e dall’attore Sebastiano Spada), letti e interpretati dai giovani della compagnia TeatroAllaria. Uno spettacolo della durata di circa un’ora, durante il quale è stato possibile apprezzare l’intensità civile dei testi, l’insieme di verità, tensione e dramma applicato ad una realtà che ci si accorge non essere cambiata poi così tanto.
L’inizio di un ciclo di eventi che conoscerà il suo momento centrale il 4 gennaio, presso l’Aula Consiliare del Comune di Palazzolo Acreide (a partire dalle 17,30), con il Premio Fava Giovani, che ritorna a due anni di distanza dalla sua ultima assegnazione. Quest’anno a vincerlo è Ester Castano, una giovanissima giornalista, che, insieme al suo giornale (“Altomilanese”) e al suo direttore, si è distinta per la sua inchiesta sui rapporti tra ‘ndrangheta e politica nel Comune di Sedriano (Milano), successivamente sciolto per infiltrazioni mafiose (il primo nella storia della Lombardia). “Sono tanti i giovani giornalisti che meriterebbero questo premio – afferma Nello Gibilisco, ideatore e colonna portante del Coordinamento Fava – ma abbiamo scelto la Castano perché con la sua coraggiosa inchiesta in un piccolo e difficile territorio del nord ha saputo al meglio interpretare lo spirito del giornalismo di cui scriveva Pippo Fava, svolgendo il proprio lavoro al meglio, nonostante gli ostacoli e le intimidazioni”.
La giornata della premiazione si aprirà alle 17 con la proiezione del video tratto da una conferenza di Giuseppe Fava (svoltasi il 20 dicembre 1983, due settimane prima del suo omicidio) con gli studenti dell’I.T.I.S. di Palazzolo, su violenza e mafia. Seguirà un incontro dibattito sul tema “1984/2014 – Dalle mafie tradizionali ai sistemi criminali”, a cui parteciperanno: il giudice della Dda di Palermo, Nino Di Matteo, sul quale pende la recente sentenza di morte pronunciata dal boss Riina; il procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, che peraltro ha difeso Di Matteo nel procedimento avviato nei suoi confronti dal Csm; i figli di Pippo Fava, Elena e Claudio. Al termine verrà consegnato il premio a Ester Castano. Un’occasione importante per ricordare l’opera, ancora tristemente attuale, del giornalista che con I Siciliani mise paura alla mafia e ai suoi complici imprenditoriali e istituzionali. A tal proposito, assume un valore particolare la presenza di Di Matteo, considerato che, oltre al suo impegno in prima linea nella lotta alla mafia, il magistrato palermitano ha raccontato di essere stato fortemente influenzato, nelle sue scelte giovanili, proprio dagli scritti e dalle inchieste di Fava e de I Siciliani.
Le due serate sono patrocinate dall’Associazione Palazzolese Antiracket e dal Comune di Palazzolo e organizzate dal Coordinamento Fava Palazzolo Acreide e dalla Fondazione Fava, con la collaborazione della Consulta Giovanile, Nomadica e Agire Solidale. Gli eventi per celebrare la memoria del grande intellettuale siciliano proseguiranno durante tutto il 2014, come spiega ancora Giblisco: “Abbiamo in cantiere diverse iniziative, che abbracceranno tutta la straordinaria attività di Pippo Fava. Durante l’anno pensiamo, infatti, di realizzare un workshop sul giornalismo, una mostra dei suoi dipinti, una rappresentazione teatrale, sempre con il contributo di TeatroAllaria, che vorremmo inserire nell’estate palazzolese, un’iniziativa cinematografica insieme a Nomadica. Ci stiamo lavorando con il contributo di tanti giovani e speriamo di poterci riuscire. Abbiamo ricominciato dopo due anni difficili, ci auguriamo che il trentennale sia un punto di ripartenza per continuare anche in futuro a far conoscere ancor di più la figura di Pippo Fava”.