Gli stessi amici di Berlusconi, che hanno imposto ai parlamentari del PDL la storica umiliazione di votare come vera la favola di Ruby nipote di Mubarak, ora insistono a farci credere che Berlusconi pagava prostitute minorenni per arredare cene eleganti. La verità è che la sentenza ha dedotto da intercettazioni chiarissime (la Minetti parla di “troie”), che Berlusconi ha comprato sesso da una minorenne, sapendolo. Come i vecchi che andavano con le ragazzine dei Parioli.
Ma per le baby squillo romane è scoppiata l’indignazione nazionale perché erano italiane e studentesse; mentre per i benpensanti dei salotti di destra una marocchina senza casa e senza famiglia è “accettabile” che vada in pasto ad un miliardario un po’ schifoso, ma tanto simpatico e “generoso”.
Come cittadini che aspirerebbero ad un Paese decente, siamo invasi dal disgusto.
Non per la povera prostituta minorenne usata da Berlusconi, ma per i tanti prostituti maggiorenni, che si ostinano a difenderlo per puro interesse personale.
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