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Cos’è la “costrizione radicale”?

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Si sta dando gran risalto al giudizio di Cassazione in punto alla legge Severino, ma del 6 novembre 2012, n. 190 che dispone per la prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, mica di quell’altra ben più nota (quanto a “legge Severino”) sulla ineleggibilità e decadenza (D.lgs 31 dicembre 2012, n. 235) che qualcuno vorrebbe impugnare alla Corte Costituzionale, non in Cassazione.  In tal senso perciò è opportuno che i giornali, per evitare fraintendimenti ai lettori (ed elettori), diano una mano a dipanare e non a incrementare la confusione.

Fatta questa premessa ci pare il caso d’entrare nel merito del parere di Cassazione quanto a “concussione” di cui tratta la 190/12. In tal senso la Suprema Corte dissente a che la concussione sia da associare sempre a forma di “costrizione”. La Corte sostiene infatti che “costringere è diverso da convincere” siccome che il “costringere” significa esercitare pressioni in modo radicale, mentre il “convincere” sta nell’agire sì con pressione, ma non irresistibile, da qui conseguirebbe anche la responsabilità (penale) del concusso che pur potendo resistere -cfr. pressione non irresistibile- non lo fa. Questa ratio è già ampiamente riconosciuta dalla legislazione europea ed è così naturale che la Cassazione segua lo stesso filo conduttore. Gli è che, a differenza però della maggioranza dei circa 500milioni europei, gli italiani hanno ancora moltissimi problemi a fare della natura delle cose parte integrante del loro DNA. Di fatto il nostro Paese a quella natura s’è mai omologato prima di tutto perché è dall’alto che riceve impulsi sbagliati: che soggetto pregiudicato sia ancora senatore del nostro parlamento e che, nonostante plurindagato e plurimputato, abbia potuto essere più volte capo di governo è prova tra le più schiaccianti.

Pertanto un soggetto che, di fatto, agisce al di sopra della legge o con questa è in conflitto, con pieni poteri per poter “dimostrare” d’essere nel giusto,  ove abbisognasse di favore personale che dovrebbe fare per essere accusato di concussione da  “costrizione radicale (dunque irresistibile per il concusso), a parte adoperare violenza fisica e/o psicologica già però configurata in altri ben specifici reati?!


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