Omofobia, aggressione verbale a Gorizia

0 0

Pieno giorno in centro storico a Gorizia, due ragazzi camminano per strada quando all’improvviso si sentono addosso urla e insulti come  “frocio, culattone”, frasacce infarcite di riferimenti sessuali. Le offese provengono da 3 operai. Uno dei due affronta i “machi” che prima attaccano ma poi,davanti alla sua determinazione, ripiegano dicendo che era solo uno scherzo. Una brutta storia arrivata sul tavolo dell’Osservatorio nazionale di contrasto alle discriminazioni a seguito della denuncia di Fulvia Raimo, Consigliera di parità di Gorizia, alla quale i ragazzi si sono rivolti con un gesto fermo di reazione composta a una vicenda in termini penale non rilevante ma che non va sottovalutata.

“L’episodio mi ha colpito e naturalmente offeso, spiega il ragazzo  che ha consegnato la denuncia. La riflessione che ho condiviso con il mio compagno è che non sono necessari atti di discriminazione eclatanti per affermare che la nostra è una società poco rispettosa dei diritti e delle diversità. Sono i piccoli gesti di discriminazione quotidiani, apparentemente innocenti che rendono la nostra società ingiusta e creano un contesto sociale “passivo” e di disuguaglianza”.  Se non ci scappa il morto o almeno il ferito non fa notizia la cronaca di un’aggressione omofobica nella quale la violenza verbale non è degenerata in fisica, per fortuna o civiltà di una delle parti. Un evento apparentemente piccolo in una cittadina tranquilla e linda, ripiegata sul suo passato, quasi in paesotto di circa 34mila abitanti, per 50 anni attraversata da un confine di erro che la separava dalla Iugoslavia comunista, vanitosa del suo essere multiculturale. Non dunque una periferia degradata!

“Abbiamo ritenuto di segnalare l’accaduto all’Osservatorio nazionale in quanto il nostro compito è di diffondere su tutto il territorio italiano la cultura dei diritti”, spiega la consigliera Fulvia Raimo, contrastare le diverse forme le discriminazioni sul lavoro e non solo. E’ importante che si sappia che esistiamo e quali sono le nostre competenze. La Provincia di Gorizia nei primi anni ’90 fu tra le prime realtà a dotarsi della Commissione Pari Opportunità e recentemente ha istituito il registro delle coppie omosessuali. Certo questo passo è un gesto simbolico e non ha un valore di status civile ma crediamo che abbia comunque un forte significato nella diffusione della cultura dell’uguaglianza e del rispetto degli altri”.
La cronaca nazionale riporta sempre più spesso  di gravi violenze psicologiche e fisiche scatenate contro adolescenti e adulti  omosessuali che hanno avuto tragici epiloghi. Un deterrente è certamente sapere che comportamenti offensivi non la fanno franca, vi sono varie figure a cui rivolgersi, nate per tutelare la dignità della persona oltre le differenze di genere.

 


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21