È possibile formulare una diagnosi di malattia mentale per un’intera nazione, sia pure con le ovvie eccezioni? Sì, quando la stragrande maggioranza degli individui (medi) fa suoi i messaggi ambivalenti e schizoidi di sistemi politici, religiosi ed economici accettati supinamente. In più caratteristiche geopolitiche, linguistiche ed economiche veramente uniche foraggiano questi “sdoppiamenti” portando a una vera e propria sindrome dissociativa collettiva, a una realtà sociale schizoide (se non schizofrenica) che non ha eguali perlomeno nel mondo civile. Attraverso una serie di esempi, sintomi chiarissimi del disagio mentale nostrano, interpretati correttamente dal punto di vista scientifico ma esposti in maniera chiara e divulgativa (compresa una sottile vena d’ironia) questo libro stila un diagnosi indiscutibile di un paese dove i sani di mente, sempre più rari, vivono sempre più male.
Edizione Solfanelli
Mauro Cosmai (1948), da quasi quaranta psicoterapeuta analista e sessuologo, è inoltre saggista, docente universitario, esperto della comunicazione, giornalista pubblicista e magistrato onorario. Al suo attivo numerose comunicazioni e pubblicazioni a livello scientifico e divulgativo su organi d’informazione nazionali e privati. Tra i suoi libri: Processo all’inconscio (1997), Campioni senza valore (1999), Il complesso di coppia (1999), Nuovi spazi dell’interpretazione (2000), Comunicare e scomunicare (2001), Psicologia e mondo dello sport (2004), Culti culture culturismi (2005), Psicopatologia della vita politica (2006), I tabù della modernità (2008), Dizionario dei mali necessari (2010), L’attesa – i veri significati del tempo (2011), L’individuo medio – dall’utopia all’aporia (2011), Aforismi – Diario alieno (2012), Morti di fama – cloni umani in cerca d’identità (2013).