“A che titolo l’ex presidente dello IOR, Ettore Gotti Tedeschi, si occupava delle nomine Rai e perché riteneva ovvio che ad occuparsene fosse l’allora segreteria di stato vaticana? Dal suo carteggio, per altro, esce la conferma di interferenze e pressioni, non solo vaticane, ma anche di logge deviate negli affari di banca, finanza e telecomunicazioni, con particolare attenzione alla Rai. Quello che sorprende é la descrizione di buoni e cattivi e la messa all’indice persino di dirigenti di centro destra non graditi”. Lo scrive il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Quello che emerge è la conferma di quanto già emerso nelle relazioni interne vaticane e che puntavano il dito non contro la presunta “banda dei gay”, ma soprattutto contro la ben più insidiosa “banda degli affari”, tutt’ora in azione ed irritata dal nuovo corso etico.
Ci auguriamo che le Autorità di garanzia e la commissione di vigilanza vogliano saperne di più. Sarà anche il caso che si riapra subito la discussione sulla riforma della Rai a partire magari dalla proposta presentata a suo tempo dall’allora ministro Paolo Gentiloni e subito affossata dalla falange del conflitto di interessi e da chi non intendeva e non intende accompagnare fuori dalla gestione diretta del servizio pubblico governi, partiti, “bande di affari” che usano persino la religione per il loro profitto.
Noi di Articolo 21 non abbiamo intenzione alcuna di alzare bandiera bianca e di compartecipare al singolare silenzio calato sui temi relativi al conflitto di interessi, al futuro della Rai, alle normative antitrust. Eppure continuiamo ad occupare una indecorosa posizione in tutte le graduatorie internazionali relative alla libertà di informazione. Per queste ragioni riuniremo tutti i parlamentari, che hanno aderito alla associazione Articolo 21, per definire con loro una proposta capace di portare davvero l’Italia in Europa anche in questo settore.
Se questo governo non potrà o non vorrà farlo, ci confronteremo e lavoreremo insieme a chi ne avrà voglia, moderato o radicale che sia.