Il popolo italiano protagonista dello spettacolo di Antonio Giuliani

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Italiani che insegnano ai tedeschi a frodare il prossimo. Italiani che ridono del proprio dramma nazionale (quello che tutti ormai conoscono a livello mondiale). Italiani che sono messi alla berlina, com’è giusto che sia se non ci si ribella al potere, da un palco. C’è questo e tanti altri luoghi comuni nello spettacolo che Antonio Giuliani ha presentato al Parco del Celio pochi giorni fa nell’ambito della rassegna “All’ombra del Colosseo”, appuntamento imperdibile come ogni estate per chi resta in città e per chi ritorna dalle vacanze. Davanti ad una platea di spettatori per nulla intimoriti dai lampi che si scatenavano nel cielo di fine agosto né da rumorosi (e attempati) ballerini di tango in una sala adiacente, il comico romano ha tenuto il pubblico incollato alle poltrone fino all’ultima risata. Con il suo tipico humor in puro stile romanesco l’attore ha passato al setaccio i modi di essere degli italiani, specie quando vanno all’estero, soffermandosi sul difficile momento storico che il nostro paese sta attraversando. Ecco allora che finanche la storia più antica del mondo, quella di Gesù, viene rivisitata in chiave satirica e i personaggi biblici assumono le sembianze di chi ogni giorno affolla le cronache (non solo politiche) dei giornali e in tv: il Silvio nazionale, che nello show di Giuliani non viene mai nominato se non nei riferimenti ad Arcore, alle scaramucce con il cancelliere tedesco Merkel che diventa il bersaglio prediletto del cabarettista. In realtà il vero protagonista è il popolo italiano. Quello che non si ribella a questo status quo, quello che ride di se stesso, quello che è capace di barare anche sui dati per la carta d’identità in riferimento all’altezza. Tanto, si sa, in Italia di esempi simili ce ne sono, eccome. Un plauso naturalmente a Giuliani, come sempre trascinatore di folle con le sue esilaranti gag.


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