È stato aggredito domenica 28 luglio a Cagliari mentre svolgeva il suo lavoro per il quotidiano “Unione Sarda” sul luogo di un incendio
L’incendio, sembra di natura dolosa, si era sviluppato all’interno della “casa albergo” comunale per famiglie disagiate di via Tiepolo. Il fotografo è stato colpito proprio davanti alla casa albergo da due persone che prima di allontanarsi lo hanno colpito con calci in piena faccia, gli hanno strappato di mano l’apparecchiatura fotografica e l’hanno distrutta. L’episodio è stato riferito dal giornale (Leggi).
L’Associazione Stampa Sarda ha espresso solidarietà al fotografo, facendo notare che “sempre più spesso si verificano episodi di insofferenza e di intolleranza nei confronti di fotografi e tele-cineoperatori che svolgono il proprio lavoro”.
Il fotografo de “L’Unione Sarda”, di cui non è stato reso noto il nome, è arrivato sul luogo, in località Mulinu Becciu, verso le ore 22, quando i Vigili del Fuoco avevano già spento l’incendio di un materasso dato alle fiamme in una stanza vuota della casa albergo.
Il fotoreporter aveva già fatto alcuni scatti, inquadrando la struttura edilizia, quando è stato aggredito alle spalle da una persona, e subito dopo da una seconda. I due lo hanno percosso brutalmente, colpendolo con calci in faccia e riducendo in pezzi la sua macchina fotografica. Il fotoreporter ha chiamato aiuto e poco dopo è arrivata una pattuglia della Squadra volante. Subito dopo l’aggredito ha presentato formale denuncia.
La casa albergo comunale fu creata come alloggio temporaneo per risolvere l’emergenza delle famiglie rimaste senza tetto, per ospitarle per un periodo massimo di due anni. Ci vivono 102 inquilini che abitano in 36 stanze. Alcune famiglie sono ospitate da oltre sei anni. Dal 2008 la struttura è gestita da una cooperativa onlus che ha 14 dipendenti. Il contratto è scaduto da alcuni mesi. Il comune sta decidendo se rinnovarlo o meno. Nel corso degli anni gli inquilini della casa albergo hanno inscenato varie proteste per sollecitare l’assegnazioni di alloggi popolari o altre sistemazioni meno provvisorie.
SOLIDARIETÀ – L’Associazione Stampa Sarda ha espresso solidarietà al fotoreporter con la seguente nota. “La brutale aggressione subita da un fotografo de “L’Unione Sarda” ieri in via Tiepolo a Cagliari è indice preoccupante della diffusione di inciviltà e ignoranza. L’Associazione della stampa sarda, nel manifestare piena solidarietà al fotografo rivolge un appello alle Forze dell’ordine perché gli aggressori vengano prontamente identificati e si proceda nei loro confronti come prevede la legge. Quanto è accaduto è gravissimo. Sempre più spesso si verificano episodi di insofferenza e di intolleranza nei confronti di fotografi e telecineoperatori che svolgono il proprio lavoro nel rispetto delle leggi, forse anche per una malintesa e illegittima tutela della privacy. Quando poi si sconfina nella violenza, allora si deve parlare di delinquenza pura e semplice da condannare nella maniera più netta e decisa possibile”.