“Petizione popolare al Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, affinché venga dichiarata “persona non gradita” l’ambasciatore del Kazakistan presso l‘Italia, Andrian Yelemessov, e gli si ritirino immediatamente le credenziali”. A lanciare la petizione, sul sito Change.org (FIRMA QUI), a nome di Articolo21 è il collega Gianni Rossi”.
– Premesso che nella vicenda relativa all’arresto e al trasferimento forzoso in Kazakistan della signora Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Ablyazov, e di sua figlia Alua, è stata accertata la presenza irrituale e determinante dell’ambasciatore Yelemessov al fine di indirizzare arbitrariamente le operazioni dei nostri organi di polizia, anche presentando documenti non consoni, in modo da indurli al loro fermo e trasferimento coatto, per poi tradurle in Kazakistan.
– Viste le ripetute violazioni dei diritti umani fondamentali e civili perpetrati nei confronti delle due donne kazake, e rilevando la non ottemperanza a quanto contenuto in almeno due Atti internazionali sottoscritti dallo Stato Italiano e precisamente:
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo – ONU (Parigi 10 dicembre 1948), in particolare al Preambolo e agli Articoli 8, 9 e 14.
La Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea (Nizza 7 dicembre 2000), in particolare agli Articoli 18 e 19.
– Preso atto delle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, secondo il quale: “Occorre sgombrare il campo da gravi motivi di imbarazzo e discredito per lo Stato e, dunque, per il Paese, come quelli provocati dall’inaudita storia della precipitosa espulsione dall’Italia della madre kazaka e della sua bambina, sulla base di una reticente e distorsiva rappresentazione del caso e di una pressione e interferenza, l’una e le altre inammissibili da parte di qualsiasi diplomatico straniero”.
Articolo 21, pertanto, invita a sottoscrivere la Petizione perché venga revocato il gradimento all’ambasciatore kazako Yelemessov da parte del ministro degli Esteri e di conseguenza gli vengano ritirate le credenziali dal Presidente della Repubblica.