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Turchia: “sia immediatamente rilasciato il collega fotoreporter Mattia Cacciatori”

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“Il fermo di Mattia Cacciatori avvenuto ieri a Istanbul, mentre era intento a fotografare la polizia che interveniva duramente contro una folla inerme di manifestanti, è l’ennesimo episodio di grave intolleranza verso l’informazione. Auspichiamo che l’intervento del Consolato italiano, che assiste da subito il fotoreporter, con gli interventi degli organismi di tutela per il libero movimento dei giornalisti nel mondo, a cominciare dalla Federazione Internazionale (Ifj), consenta di risolvere entro oggi questo nuovo preoccupante caso e che, quindi, Cacciatori sia rimesso in libertà”. Così scrive in una nota il segretario Fnsi Franco Siddi.

“La vicenda evidenzia ancora una volta la grave situazione dell’informazione in Turchia, dove centinaia di giornalisti di quel Paese sono in carcere in attesa di processo con accuse più svariate. E questo solo per aver fatto il loro dovere di informare i cittadini. La Fnsi esprime massima solidarietà a Cacciatori, e a tutti i colleghi impegnati a fare il loro dovere con correttezza e lealtà, e continuerà a battersi con la Federazione Europea (Efj), con quella Internazionale (Ifj) e con le associazioni italiane ed europee impegnate nella promozione e tutela dei diritti e libertà civili, perché la comunità internazionale faccia sentire il proprio peso nei confronti del Governo turco. Per il ripristino delle libertà fondamentali di tutti e per il rispetto del libero movimento dei giornalisti”.

“Articolo 21 condivide l’appello lanciato dal segretario della Fnsi, Franco Siddi, in relazione allo stato di fermo nel quale si trova ancora Mattia Cacciatori, il fotografo di San Giovanni Lupatoto, Verona, bloccato dalla polizia a Istanbul,mentre stava documentando le cariche della polizia contro i manifestanti. Le Autorità italiane che stanno già compiendo un silenzioso lavoro diplomatico, hanno ora il compito di far percepire al governo turco l’indignazione di chi non può accettare bavagli contro coloro che stanno cercando di informare la pubblica opinione, fuori e dentro i confini nazionali”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Se entro stasera Cacciatori non dovesse essere reimpatriato,chiederemo alla federazione internazionale dei giornalisti di inviare una sua delegazione a Istanbul sia per chiedere la immediata liberazione di Mattia Cacciatori, sia quella dei tanti cronisti ancora “Imbavagliati”.


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