Condividiamo la proposta di Vito Lo Monaco e ricordiamo che, proprio insieme al centro Pio La Torre, raccogliemmo migliaia e migliaia di firme per chiedere che non venissero consumata la vergogna di levare il suo nome all’aeroporto di Comiso. Fu un gesto incivile, una sorta di dannazione della memoria, consumata contro Pio La Torre e Rosario Di Salvo, forse una punizione postuma per le dure battaglie condotte contro la mafia che aveva messo le mani sui lucrosi affari che si stavano consumando anche attorno alla installazione dei missili e alla costruzione delle nuove infrastrutture”. Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
“Contro la decisione della giusta di destra insorsero cittadine e cittadini di ogni parte d’Italia e di ogni colore politico. Si schieró anche l’allora presidente della Camera Gianfranco Fini e proprio a lui, insieme con l’onorevole Fabio Granata, consegnammo quelle migliaia e migliaia di firme. Non accade nulla, perché si voleva e si doveva levare quel nome dal l’impianto di Comiso. Ora la Sicilia ha un nuovo governatore, Rosario Crocetta e Comiso un nuovo sindaco Filippo Spataro, persone sensibili e attento al valore della memoria e dell’impegno contro le mafie. Per dare sostegno alla loro azione, non solo invieremo loro le firme di allora, ma promuoveremo, insieme al centro Pio La Torre presieduto da Vito Lo Monaco e a Libera Informazione diretta da Santo Della Volpe una nuova raccolta di firme per chiedere che l’aeroporto riprenda il suo nome, non solo come atto di riparazione ma, anche e soprattutto, per onorare due italiani che sono stati ammazzati perché avevano scelto di servire lo stato e non di servirsi dello stato”.