ROMA – “Un accordo storico che mette fine ad una lunga stagione di divisioni”: Così Susanna sindacale raggiunta con i leader di CISL e UIL e Confindustria. Le fa eco il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi. “È un accordo storico. Dopo 60 anni raggiungiamo un accordo sulle regole della rappresentanza”.
“Ci permetterà di avere contratti di lavoro pienamente esigibili. In un momento difficile questa intesa è un segno tangibile della coesione che le parti dimostrano per risolvere il problema della crescita, che è un imperativo assoluto perché solo con la crescita ci può essere più occupazione” Di “svolta importante per le relazioni industriali che cambierà ll mondo del lavoro” parla il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Il leader della Uil Luigi Angeletti :”E’ un accordo importante che renderà le relazioni industriali più chiare e trasparenti ed è la dimostrazione che le parti sociali sono capaci di autoregolarsi e di fare in modo che i rapporti tra lavoratori e imprese siano sempre più solidi. Con questo accordo abbiamo cercato di evitare la disgregazione sociale.”
Letta:una bella notizia. Epifani: un segnale per tutti
Una bella notizia- dice Enrico Letta- oggi è il momento di unire, non di dividere per combattere la disoccupazione”. Gugliemo Epifani oggi segretario del Pd , accoglie la notizia con grande soddisfazione. Da segretario generale della Cgil ha vissuto tutti i momenti difficili del rapporto fra sindacato e Confindustria, le rotture con Cisl e Uil su problemi di grande importanza che riguardano i lavoratori e toccano questioni di grande importanza, quali le libertà sindacali messe più volte in discussione. Basta ricordare la vicenda Fiat e la esclusione della Fiom dalle trattative in sede aziendali e anche dalla contrattazione. Dice Epifani:. “L’accordo tra la Confindustria ed i sindacati chiude in modo positivo il problema della certificazione della rappresentanza e della rappresentatività dei sindacati e apre una prospettiva di lavoro unitario sulle regole democratiche mentre in Parlamento si è aperta una stagione di riforme. E’ un bel segnale per tutti”. Non si può non ricordare che la Cgil ,anche quando Cisl e Uil firmavano accordi separati in particolare con il governo e con il ministro Sacconi che non ha lasciato niente di intentato per dividere i sindacati, non ha mai abbandonato la strada della ricerca dell’unità.
Quattro ore di confronto poi la firma definitiva
L’intesa è stata siglata dopo 4 ore di confronto. Nel corso del quale sono stati messi a punti alcuni problemi di stesura, ma si sa che a volte la stesura è molto importante. In tema di contratti basta una virgola che cambia l senso. Che si sarebbe arrivati all’accordo era ormai chiaro. Alla fine di aprile Cgil, Cisl, Uil avevano approvato un documento nel corso di una riunione unitaria degli organismi dirigenti. Anche questo un fatto di grande significato perché per molti anni non era stata più tenuta una riunione comune delle tre Confederazioni. L’accordo è un punto di svolta importante nella regolazione dei rapporti tra la parti e completa il quadro di regole previsto dall’accordo del 28 giugno 2011.
L’accordo in materia di democrazia e rappresentanza è un punto di svolta importante nella regolazione dei rapporti tra la parti e completa il quadro di regole previsto dall’accordo del 28 giugno 2011. Questi i punti dell’intesa.
Misurazione della rappresentanza
1.- Ai fini della determinazione del peso di ogni organizzazione sindacale, che determina la possibilità di sedere ai tavoli dei rinnovi contrattuali, valgono:
• le deleghe sindacali (trattenuta operata dal datore di lavoro su esplicito mandato del lavoratore) comunicate dal datore di lavoro all’INPS e certificate dall’Istituto medesimo;
• i voti raccolti da ogni singola organizzazione sindacale nell’elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) in carica (validità 36 mesi)
2.- Il numero degli iscritti e il voto per le RSU peseranno ognuna per il 50% (così come anche previsto nel decreto legislativo 165/01 per il pubblico impiego)
3.- Questi due dati, iscritti e voto, verranno comunicati ad un ente esterno certificatore (es: CNEL) che procederà, per ogni CCNL, a determinare il calcolo della rappresentanza di ogni organizzazione sindacale.
4.- Le RSU saranno elette con voto proporzionale ai voti ottenuti, superando così l’1/3 destinato alle Organizzazioni Sindacali firmatarie di CCNL, e vi è l’impegno a rinnovare quelle scadute nei successivi sei mesi.
Validità ed esigibilità dei CCNL
Con l’accordo si stabiliscono regole che determinano le modalità con cui rendere esigibili, per entrambe le parti contraenti, il CCNL. Trattasi, per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali nel nostro Paese, di una procedura formalizzata e condivisa da entrambe le parti.
1.- Saranno ammesse al tavolo della trattativa le Organizzazioni Sindacali “pesate” con le regole sopra descritte, che superino la soglia del 5%.
2.- Le modalità di presentazione delle piattaforme contrattuali è lasciata alla determinazione delle singole categorie, con l’auspicio di entrambe le parti affinché si determinino richieste unitarie.
3.- Un CCNL è esigibile ed efficace qualora si verifichino entrambi le seguenti due condizioni:
• sia sottoscritto da almeno il 50%+1 delle organizzazioni sindacali deputate a trattare;
• sia validato, tramite consultazione certificata, dalla maggioranza semplice dei lavoratori e delle lavoratrici, con modalità operative definite dalle categorie
La sottoscrizione formale del CCNL che abbia seguito tale procedura diviene atto vincolante per entrambe le parti.
4.- I CCNL definiranno clausole e/o procedure di raffreddamento finalizzate a garantirne l’esigibilità e le relative inadempienze.