“La petizione che Articolo 21 ha presentato al Parlamento europeo, nella quale si chiede l’assunzione di provvedimenti formali nei confronti di Mario Borghezio per le sue affermazioni contro il ministro Kyenge, fa seguito alla grande indignazione che le parole dell’eurodeputato leghista, non nuovo a simili uscite, ha suscitato nell’opinione pubblica italiana ed europea”. Lo afferma il capogruppo del Pd, David Sassoli, tra i sottoscrittori della petizione lanciata su Change.org e presentata martedì scorso al Parlamento europeo dal direttore di Articolo 21 Stefano Corradino, che ha raccolto oltre 130mila firme”. “Aldilà di quelle che, per i regolamenti, potranno essere le ricadute concrete delle richieste contenute nella petizione – aggiunge Sassoli -, è importante che le associazioni, e con loro i cittadini, si facciano parte attiva di un necessario osservatorio sulla minaccia che l’attività politica puó creare nei confronti dei valori fondanti dell’Europa. In questo senso, il fatto politico più rilevante è stato senz’altro l’intervento di Martin Schulz, che ieri ha aperto i lavori della plenaria di Strasburgo stigmatizzando con decisione le posizioni di Borghezio. Il rispetto della dignità della persona è un dovere sempre, a maggior ragione da parte di chi è membro di un’istituzione importante e simbolica come il Parlamento europeo”.
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