Una petizione contro Mario Borghezio ed un invito per Cecile Kyenge: il Parlamento Ue prende chiaramente posizione nella polemica tra il leghista e la ministra. I capigruppo dei 5 maggiori partiti del Parlamento Ue – i popolari del Ppe, i socialisti-democratici dello S&D, i liberaldemocratici dell’Alde, e Verdi e la sinistra unitari del Gue – hanno ricevuto oggi pomeriggio a Strasburgo la richiesta di dimissioni per l’eurodeputato del Carroccio lanciata da Articolo 21 sulla piattaforma change.org e forte di 130 mila firme. I 5 capigruppo, Hannes Swoboda per S&D, Veronique Mathieu in sostituzione di Joseph Daul per il Ppe, Guy Verhostadt per l’Alde, Daniel Cohn-Bendit per i verdi e Gabriele Zimmer per il Gue, hanno anche deciso di invitare Kyenge ad una riunione della Commissione Libe (liberta’ civili, giustizia e affari interni) del Parlamento Ue, di cui Borghezio e’ coordinatore per il gruppo Efd, Europa della liberta’ e la democrazia. ”Borghezio e’ andato oltre i limiti, e’ politicamente inaccettabile”, ha affermato Swoboda ricevendo le firme da Stefano Corradino, direttore di Articolo 21. Mathieu ha sottolineato come le frasi del eurodeputato del Carroccio ”siano non solo razziste, ma esprimano anche posizioni inaccettabili sulle donne”.
”Il Nobel – ha affermato Corradino spiegando il senso dell’iniziativa di Articolo 21 – e’ stato consegnato alla Ue per lo sviluppo della democrazia, il pluralismo e la tolleranza, le dichiarazioni di Borghezio per noi sono palesamente razziste e contrarie a questo spirito europeo”