Bersagliato da Alberto Cisterna. Bilancio: una in corso, otto archiviate, quattro rinvii a giudizio, di cui due coatti. “Qualcuno intervenga”, chiede il giornalista
di Alberto Spampinato
ROMA- Tredici querele per diffamazione a mezzo stampa dallo stesso magistrato nel volgere di un anno. E’ il record italiano del giornalista Michele Inserra, capo della redazione di Reggio Calabria del Quotidiano della Calabria, che lo ha denunciato pubblicamente con un articolo in prima persona sul suo giornale.
A querelarmi, afferma il giornalista, non è stata “una persona qualsiasi, bensì un magistrato: Alberto Cisterna”. Inserra ha raccontato le sue disavventure e l’ inchiesta per corruzione in atti giudiziari in cui è stato coinvolto nel 2011; inchiesta per cui è stato indagato e che un anno fa ha indotto il CSM a trasferirlo in via cautelare al Tribunale di Tivoli in attesa di stabilire se effettivamente abbia agito “al di fuori dei suoi doveri istituzionali”, come sostiene l’accusa.
Inserra dichiara di avere sempre e semplicemente pubblicato notizie sacrosante, di interesse pubblico, di fonte giudiziaria, verificate, attendibili. Pensa di essere stato preso di mira pretestuosamente non per inesattezze del tono o del contenuto, ma proprio per il fatto di averle pubblicate. E’ convinto di essere divenuto un bersaglio per “l’anomalia” di “non averle gestite, come è buona usanza in alcuni ambienti della stampa reggina, tra il silenzio accomodante di tanti”.
A occuparsi delle 13 querele del magistrato Cisterna è la Procura di Cosenza che sta ancora esaminando l’ultima, dopo averne archiviate 8 e aver deciso il rinvio a giudizio del giornalista per altre quattro, in due casi con l’imputazione coatta disposta dal GIP dopo che il pm aveva chiesto l’archiviazione.
“Non entro nel merito delle varie vicende, né – scrive Inserra – contesto il suo diritto di difesa, che va affrontato nelle sedi deputate a farlo, ma il metodo adottato. Cisterna si è sentito diffamato persino dalle virgole dei miei servizi (…)”.
“Non mi fermerà di certo questa azione anomala messa in campo da Cisterna. Naturalmente della vicenda informerò l’Ordine dei giornalisti nazionale, il Consiglio superiore della Magistratura, il presidente del consiglio Letta e il ministro della giustizia Cancellieri. E’ giusto che anche il nuovo procuratore di Reggio, Federico Cafiero de Raho, sappia cosa sta accadendo da tempo. Avrei potuto farlo in camera caritatis, ma preferisco farlo pubblicamente, alla luce del sole. Mi auguro a questo punto che la Legge sia davvero uguale per tutti”.
Alberto Cisterna ha un contenzioso con la Procura di Reggio Calabria, che ha recentemente accusato di avere fornito “informazioni non veritiere al CSM”.
Ossigeno ha già segnalato alcuni episodi intimidatori, o presunti tali, che hanno colpito Michele Inserra. Il 24 settembre 2012 qualcuno ha sfondato il vetro della sua auto in sosta e ha prelevato dall’interno una borsa che conteneva un computer e alcuni documenti su un’inchiesta in corso.
Il 27 luglio 2012 ha ricevuto una lettera di minacce, anonima. All’interno della busta una riproduzione mignon di un rotolo di carta igienica. Nel 2010, dopo alcuni articoli sulla strage di Duisburg, gli arrivò in redazione una busta contenente due bossoli.