Figura controversa, da consegnare alla storia, ecc.
I commenti su Andreotti grondano imbarazzo e ipocrisia, per non dire che fu il macigno che ha pesato sull’Italia per decenni.
Un uomo cresciuto nel peggiore conformismo clericale, che ha usato la sua acuta intelligenza non per educare gli Italiani alla cittadinanza responsabile, ma alla furbizia individualista.
Una pedagogia dell’opportunismo portata avanti per decenni con un paternalismo politico intriso di disistima compassionevole per i suoi concittadini.
Andreotti non amava lo scontro e non aveva principi “non negoziabili”.
Ma una cultura invertebrata del compromesso, capace di assumere la forma del bene e le torsioni del male.
Nelle rivendicazioni sociali ha usato valanghe di soldi, a scapito del debito pubblico, per trasformare inquieti cittadini in un bulimici consumatori; e il boom economico per apparecchiare una grande abbuffata, senza visione né ambizione, per fare dell’Italia un paese più giusto e rispettato..
Anzi, persino sulla sovranità nazionale ha ceduto, pur di palliare tensioni esterne e interne.
Come quelle degli Usa (e del Vaticano) dall’estero e della mafia e del terrorismo nel Paese.
Lui riposerà in pace.
Noi no, oppressi dai debiti di identità e coesione, che ha accumulato.