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Editto bulgaro o beauty contest: cambia il mazzo, ma al tavolo da gioco siede sempre B.

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I Tg di martedì 17 aprile 2012 – In tema di anniversari Tg 1, Tg 5 e Tg 4 “privilegiano” quello dell’omicidio di Melania Rea, riproponendo la tendenza a infarcire – a prescindere dal drammatico caso specifico – le proprie scalette di cronaca criminale. Noi preferiamo rifarci ad un altro “delitto”, quello di cui domani ricorre il decimo anniversario: il delitto-editto bulgaro. Nel commento abbiamo ascoltato Carlo Freccero che, subito dopo Biagi, Santoro e Luttazzi, ne è stato e ne è ancora vittima. E a proposito di comunicazione e televisione, l’anniversario cade “a fagiolo” nelle ore in cui sull’abrogazione del beauty contest l’ex ministro Romani e mezzo Pdl – come gli orsetti dei tiro a segno che bramiscono se colpiti – confermano che gli interessi del Capo vanno perseguiti oggi come dieci anni fa. Ovviamente le proteste del partito di Silvio sono titolo per Tg La7 e Tg3, ampio servizio per Tg2 e “comunicazione interna” per le testate Mediaset.

La politica e l’antipolitica sono da qualche giorno il ”piatto del giorno” per quasi tutte le testate. TG 4 dà spazio a Di Pietro; Tg 3 propone sondaggi che hanno al centro Beppe Grillo come possibile beneficiario dell’emorragia leghista. Enrico Mentana ospita il Gotha dei sondaggisti che ribadiscono come la disaffezione verso la politica abbia intaccato più del 50% degli italiani. Su tutti, e ripreso da tutti, il Quirinale, che invita a distinguere bene il grano dal loglio.

Buono il doppio servizio del Tg 2 sulla situazione delle adozioni e degli affidi nel nostro Paese: una volta tanto dati corretti e atteggiamenti responsabili.

Che sia vero o no, che sia satira o informazione, una volta tanto facciamo i complimenti a Studio Aperto che ci ha raccontato di un prete del trevigiano “richiestissimo” dai fedeli per la confessione. Il motivo? Una particolare capacità di comprendere e perdonare? No: è semplicemente sordo.

Lorenzo Coletta

Il Commento di Carlo Freccero, Direttore di Rai 4
(Intervista di Alberto Baldazzi)

 

Freccero, si sente emozionato alla vigilia di  questo decimo anniversario dell’“editto bulgaro”, che l’ha vista al centro dell’attenzione? Cosa è previsto per domani? Una manifestazione, diciamo, tra “reduci” …

“ A me non sembra che il regime dell’ “editto bulgaro” sia finito. Sta continuando. Tenga presente che, con il mio curriculum, rischio 10 giorni di sospensione per un motivo che, francamente, non ho capito, e che non è nemmeno messo in chiaro nella lettera inviatami dal Direttore Generale. Sono qui, e se devo ancora combattere, se ancora devo fare ricorso e difendermi, vuol solo dire che questo regime continua ancora, ancora, ancora e ancora. Nessuna logica da “reduci”, comunque: la battaglia è  ancora  aperta, e c’è solo da avere speranza che la situazione cambi, perché  la situazione è davvero insostenibile e  surreale. In questi anni, dall’editto bulgaro in poi, sono avvenute  in Rai delle cose incredibili: telefonate a Mediaset, gente che usa la carta di credito dell’azienda, Direttori Generali e Consiglieri d’amministrazione che hanno fatto quello che hanno voluto. Si possono ricordare  innumerevoli azioni scorrette: assunzioni immotivate, promozioni immotivate, premi immotivati, e non ne è seguita alcuna punizione. Chi è che viene punito? Carlo Freccero … Ma non solo. La cosa inquietante  – è qui io mi inchino al gesto di Rizzo Nervo, che si è dimesso per non essere corresponsabile di questa azione –  è che dell’altra parte c’è stata una complicità totale. Questo “editto bulgaro” non ha mai suscitato nei partiti d’opposizione una reazione forte e decisa; non si è sentito nessuno slogan, nessuno ha gridato  “basta!”. No, sempre complicità. Io credo veramente che sia l’ora di dire basta. Torno a ripetere: l’editto bulgaro è l’inizio di una violenza continua, costante, vergognosa, immorale che si perpetua  esattamente  da dieci anni”.

Ci sono stati gli editti, ma ci sono anche le decisioni amministrative. Cosa pensa di Rai Corporation, che in queste ore viene affidata ai “robivecchi”?

“Rientra tutto nelle modalità del regime che ho illustrato prima. L’editto bulgaro è solamente l’inizio – devo dire tracotante – di un atteggiamento che continua anche adesso. E pensare che questo Paese ha ormai un’altra maggioranza. Viviamo ormai in un’altra Italia, ma nonostante tutto si continua ancora con “l’editto bulgaro”. Basta! Dove sono finiti i presidii di garanzia? Io sono veramente esterrefatto, perché non capisco come faccia questo regime a conservare tutta la sua forza senza trovare alcuna opposizione da parte delle istituzioni”.

 

Dati Auditel di lunedì 16 aprile 2012

Tg1 – ore 13:30 4.319.000 e 22.83% ore 20:00 5.869.000 23.42%.
Tg2 – ore 13:00 2.991.000 17.58% ore 20:30 2.353.000 8.41%.
Tg3 – ore 14:30 2.088.000 12.12% ore 19:00 2.422.000 13.58%.
Tg5 – ore 13:00 3.836.000 22.23% ore 20:00 5.004.000 19.83%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.543.000 18.74% ore 18:30 1.434.000 10.02%.
Tg4 – ore 11:30 536.000 7.53% ore 19:00 1.195.000 6.67%.
Tg La7 – ore 13:30 992.000 5.24% ore 20:00 2.571.000 10.08%.

Fonte: www.tvblog.it

 


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