http://www.liberainformazione.org/2013/04/28/31-anni-di-misteri-ritrovata-la-borsa-di-dalla-chiesa/
di Fabrizio Feo
Un documento anonimo, inviato in autunno al pm Nino Di Matteo chiedeva alla Procura di Palermo di indagare su 22 punti…veri e propri misteri della storia siciliana e del Paese: uno di quei punti era legata alla borsa di pelle marrone del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso a Palermo il 3 settembre del 1982. La borsa così è stata cercata, ora, è ritrovata in un deposito nei sotterranei del Palazzo di giustizia di Palermo, vuota…. dopo trentuno anni. I “suggerimenti” inviati dall’anonimo ai magistrati della Procura, dodici fogli, si soffermavano su misteri vecchi e nuovi: dalla trattativa stato mafia a vicende collegate direttamente o indirettamente ai tanti delitti eccellenti compiuti a Palermo, moventi, mandanti solo parzialmente individuati.
Tra gli altri proprio sull’assassinio del generale Dalla Chiesa, diventato Prefetto di Palermo e, materializzatosi, contemporaneamente, come una minaccia mortale per Cosa Nostra e i suoi soci in affari, imprenditori e politici. Molti i misteri intorno alla morte “annunciata” di Dalla Chiesa che affrontò la sua ultima battaglia consapevole del rischio che correva : ora si materializza quello legato ai documenti contenuti nella borsa e agli altri che dalla Chiesa aveva con se nella A112 in cui fu ucciso con la moglie. Documenti raccolti con la borsa e che però ad un certo punto sembrano essersi dissolti nel nulla, quando vengono inviati ai magistrati, nel percorso tra la questura e la Procura. Spariti come documenti legati al lavoro e all’ impegno di altri servitori dello Stato uccisi dalla mafia: il diario del vicequestore Ninni Cassarà, i file del computer di Giovanni Falcone,l’agenda Rossa di Paolo Borsellino. Ma quei documenti di Dalla Chiesa non sono spariti ora : erano scomparsi dai carteggi ufficiali delle indagini già 72 ore dopo il delitto. Dunque nell’82 non sono spariti solo i documenti ma anche interrogativi e risposte che li riguardavano. Interrogativi doverosi, sulla fine che avevano fatto, sono stati dimenticati e attendono li da 31 anni. Intanto, condannati per il delitto Dalla Chiesa i capi di Cosa Nostra, il filone di inchiesta sui mandanti esterni alla mafia non è mai arrivato a giudizio. E altre mille domande sono rimaste senza risposta.
Eccone alcune. Perché alcuni politici dell’epoca resero testimonianze sfuggenti o reticenti sulla vicenda Dalla Chiesa? Perché, dopo l’assassinio del prefetto, alcuni funzionari di polizia e/o dei servizi entrarono proprio a casa di Dalla Chiesa per prendere il lenzuolo con cui coprirne il cadavere? E poi: perchè Andreotti smentì di aver avuto un incontro col prefetto, di cui Dalla Chiesa scrisse nel suo diario. E ancora: perché scomparve e riapparve velocemente la chiave della cassaforte di Dalla Chiesa, ”trovata aperta e vuota” Misteri. Parte di una lunga lista di enigmi, affollati di fantasmi “in carne ed ossa” e di giochi di specchi che da Dalla Chiesa – ma anche prima – arrivano ai nostri giorni e stendono un’ombra lunga sulla storia e la vita del Paese.