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Fnsi, la Commissione lavoro autonomo della a fianco dei collaboratori de “il Messaggero” colpiti dall’ennesimo taglio delle retribuzioni

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“La Commissione nazionale lavoro autonomo della Federazione nazionale della stampa italiana esprime piena solidarietà ai collaboratori esterni de “Il Messaggero” per la battaglia che stanno portando avanti contro la decisione dell’azienda e della Direzione che punta a trasformare unilateralmente ed al ribasso gli accordi in essere. La Commissione giudica, inoltre, inaccettabile il contenuto delle lettere già recapitate ai collaboratori i quali, d’ora in poi, verrebbero obbligati a lavorare gratuitamente per l’online.  Va sottolineato che i collaboratori esterni della storica testata di Roma stanno subendo da anni vari tagli, decisi unilateralmente e retroattivi, ai loro già magri compensi. E che, anche per l’oggettivo ricatto occupazionale, hanno tuttavia continuato a lavorare, garantendo l’indispensabile informazione quotidiana e la realizzazione di tutte le edizioni locali del giornale.

Ora, però, i collaboratori della testata, riuniti in un Coordinamento, hanno deciso di opporsi all’ennesimo sfregio alla dignità del loro lavoro e lanciato un grido d’allarme.
Il caso dei collaboratori esterni de “Il Messaggero” – a cui la Commissione esprime solidarietà e disponibilità di supporto – si aggiunge, purtroppo, a quelli di molte altre vertenze simili, nazionali e regionali, che colpiscono tanti colleghi precari, atipici e autonomi che subiscono quotidianamente discriminazioni e ricatti lesivi della propria dignità professionale e personale, condizionati dalla paura della perdita del lavoro.
E’ necessaria una mobilitazione della categoria: invitiamo i collaboratori di altre testate a seguire l’esempio di quelli de “Il Messaggero”, costituitisi in un Coordinamento collegato con l’Associazione stampa territoriale. Sono, però, oramai indifferibili anche dei provvedimenti a monte. In particolare, la ridefinizione del ruolo e dei diritti dei collaboratori all’interno del nuovo accordo contrattuale con la Federazione degli editori e un’ urgente applicazione della legge sull’equo compenso – tuttora ferma ai tavoli ministeriali – tesa a garantire retribuzioni dignitose a tutti i giornalisti lavoratori autonomi”.


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