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Medici nazisti, giudici stalinisti?

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Medici nazisti, mandati da giudici stalinisti…”, questo è stato il “pacato” commento di Fabrizio Cicchitto alla visita fiscale disposta dal Tribunale a carico di un anziano imputato che, da anni, cerca di evitare processi e udienze. Per altro visita fiscale richiesta da quella medesima Boccassini che, invece, era stata lodata per aver risposto duramente al giudice Ingroia sul ruolo di Giovanni Falcone.

Pur di centrare l’obiettivo dell’impunità quell’anziano signore è arrivato persino a cambiare i codici, a modificare i termini e i tempi della prescrizione, e lo ha fatto attraverso i suoi avvocati travestiti da parlamentari.
Lo Stato e le sue leggi sono state calpestate pur di far prevalere l’interesse di uno solo sull’interesse generale e sul principio di uguaglianza.

Altro che medici nazisti e giudici stalinisti, semmai nei confronti dell’anziano imputato, per altro accusato di molestie e non certo di reati politici, si sono registrate omissioni, distrazioni, debolezze, e connivenze diffuse. In ogni caso si dovrebbe sempre avere una grande attenzione nella scelta delle parole, questo, per altro, non vale solo per Alfano e Cicchitto.

Il termine nazista non può mai essere usato a cuor leggero e con tanta superficialità. I medici nazisti furono quelli che fecero bruciare i bambini, sterminare milioni di persone nei modi più atroci, fornendo persino una vergognosa copertura scientifica e professionale. Cosa c’entra con la visita a carico di un imputato che, peraltro, ha più volte dileggiato e preso per i fondelli i suoi giudici naturali e la stessa istituzione giudiziaria?

I giudici stalinisti piegarono il capo di fronte al regime, autorizzarono deportazioni, torture e carcere per i dissidenti, misero il timbro della “legalità comunista” sulle esecuzioni di massa e sulle umiliazioni più brutali. Non scherziamo con le parole, nulla di tutto questo è successo a Berlusconi e ai suoi seguaci, nessuno di costoro, per fortuna, è stato mai costretto a indossare la stella di Davide e tanto meno è stato avviato verso la Siberia… al massimo si sono autoconfinati alle olgettine o nelle ville sarde, costretti, nel peggiore dei casi, a curarsi la congiuntivite nel lettone, magari insieme a Putin.

Ecco se proprio vogliono farsi una idea sui “giudici stalinisti” potrebbero rivolgersi all’amico Putin, lui sì che è un esperto in materia, dai tempi del vecchio KGB, i vecchi servizi sovietici per i quali lavorava “l’amico Vladimir”. Perché, come recita il proverbio, Dio li fa e poi li accoppia!

* da Il Fatto quotidiano


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