80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

La trappola delle terre rare: l’arroganza di chi si considera padrone

0 0

Il mondo è avvertito, in particolare quella parte dell’Europa che crede ancora nella possibilità di costruire una propria funzione politica internazionale, diversa, autonoma rispetto agli Usa.

All’indomani della decisione di applicare dazi del 25 per cento sui prodotti Ue, Trump dà fisicamente la dimostrazione di come intende costruire i rapporti con chi è meno potente di lui.

Vittima sacrificale Zelensky, forse attirato in una trappola il cui unico obiettivo del presidente americano – che non ha avuto remore a definire ‘stupido’ il suo predecessore – era quello di trattarlo come un servo disprezzato e maltrattato, davanti alle telecamere e ai giornalisti di tutto il mondo. Trump schierato a fianco di Putin, forse anche per tentare così di limitare l’alleanza del russo con Xi Jinping o addirittura per proporsi come alternativa a quel solido asse politico.

La timidissima, spaventata risposta europea è arrivata con qualche balbettio, se non addirittura con il pieno sostegno a Trump, indicato da Salvini come l’unica speranza di salvezza per l’occidente. Chissà che prima o poi non gli proponga di far diventare l’Italia l’ennesima stella del vessillo americano. Lui che dopo aver tradito la mistica dell’indipendenza della Padania, sceglie un nuovo padrone per tutti, a partire dall’Europa.

Prudente, timorosa, anche la Meloni che, presa tra due fuochi, chi abbraccerà per primo, di nuovo, Trump o Zelensky? Ancora un esercizio di equilibrismo? E nel frattempo per il popolo ucraino, tragica vittima di questa follia originata da tante diverse responsabilità, continueranno chissà per quanto tempo ancora terribili sofferenze.

Ma davvero si può credere che quel povero popolo ’martoriato’, come lo ha più volte definito Papa Francesco, preferisca continuare una guerra sciagurata, se pure frutto di una violenta aggressione, piuttosto che tentare in tutti i modi di trovare finalmente un percorso che porti alla pace?

Se invece di continuare a ragionare soltanto con l’ossessione bellica imposta dalla Nato, l’Unione Europea politica, non armata, incominciasse ad operare per cercare una soluzione dopo tre anni di immensi sacrifici umani ed economici, forse riscoprirebbe le finalità originarie su cui il progetto di unità venne ideato a Ventotene.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.