I genitori di Alberto Trentini e l’avvocato della famiglia, Alessandra Ballerini, hanno inviato una nota con la quale auspicano un ponte di dialogo che possa riportare il cooperante a casa.
“Nel pieno rispetto della sovranità territoriale del governo bolivariano e senza voler interferire nella diplomazia delle relazioni tra Italia e Venezuela, invochiamo l’attenzione di tutte le Istituzioni dei due Paesi circa la drammatica situazione di Alberto Trentini e chiediamo la sua liberazione affinché possa tornare a casa e all’affetto dei suoi familiari e amici. Alberto Trentini è un cooperante e proprio questa sua missione umanitaria in Venezuela deve costituire “un ponte di dialogo” che consenta di raggiungere il risultato del suo pronto rientro in Italia. Lo chiediamo con forza e
speranza. La tradizione di familiarità tra Italiani, una delle più importanti comunità nel paese sudamericano, e Venezuelani impone questo segnale di pacificazione.